TORINO – Valerio Mastandrea dopo Non essere cattivo tornerà a lavorare a un progetto di Claudio Caligari, Andare ai resti. Lo ha rivelato lo stesso attore e produttore in un’intervista rilasciata a ‘Movie Mag’, in onda su Rai Movie mercoledì in seconda serata. ”Non so ancora in che veste – ha dichiarato l’attore romano – ma tornerò a lavorare a un film che Claudio Caligari sognava di realizzare: questo s’intitola Andare ai resti e vedrà coinvolta la stessa squadra di Non essere cattivo”. Com’è noto Mastandrea è stato prima produttore e poi vero e proprio realizzatore finale dell’ultimo film di Caligari, che il regista non era riuscito a portare a compimento perché deceduto la scorsa primavera. Mastandrea all’epoca aveva chiesto anche l’aiuto di Martin Scorsese con una video-lettera che fece il giro del web perché assolutamente determinato a concludere il film che riteneva di grande valore. L’intuizione si è rivelata giustissima, visto che l’opera rappresenterà l’Italia agli Oscar.
Dai 26.900 del 2014 si è passa ai 29.700 del 2015, gli incassi da 254.369 € a 264.882, ciò per effetto del maggior numero di ingressi a prezzo ridotto per giovani al di sotto dei 26 anni e delle numerose convenzioni
Il regista danese ha accompagnato al TFF la proiezione di Terrore nello spazio nella versione restaurata: “E’ un modello di cultura pop. Questo film di grande artigianato ha in sé molti approcci stilistici del film di fantascienza e ha superato la prova del tempo. Design, costumi, scenografia risultano efficaci al pari di quelli di titoli come Blade Runner e 2001 Odissea nello spazio. Ma c’è un altro film sottovalutato che andrebbe restaurato Città violenta di Sergio Sollima, con Charles Bronson”. Silenzio assoluto sul nuovo film The Neon Demon e sul progetto tv Les Italiens
A La patota di Santiago Mitre vanno il Premio Speciale della giuria e il Premio per la Miglior attrice a Dolores Fonzi; il Premio per il Miglior attore a Karim Leklou per Coup de chaud, film di Raphaël Jacoulot che conquista anche il Premio del pubblico. Premio per la Miglior sceneggiatura ex-aequo a A Simple Goodbye di Degena Yun e a Sopladora de hojas di Alejandro Iglesias Mendizábal. A Italiana.doc premiati Il solengo di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis e La gente resta di Maria Tilli. Premio Fipresci a Les loups di Sophie Deraspe e Premio Cipputi a Il successore di Mattia Epifani
Conferenza stampa di chiusura veloce e senza polemiche. Paolo Damilano, presidente del Museo nazionale del cinema, si dichiara molto soddisfatto e ricorda che "Valerio Mastandrea, presidente della Giuria, si è stupito quanto il nostro festival sia frequentato e seguito dal pubblico". La direttrice Emanuela Martini incassa il sostegno dei vertici del Museo del Cinema e si dichiara disponibile rispetto al programma cioè “a tagliare al massimo 20, 30 titoli” e anticipa l’idea di replicare il prossimo anno la maratona cinematografica di sabato.
I Premi collaterali
Dustur di Marco Santarelli premiato due volte