“Non è la prima volta che mi capita un personaggio così complesso, Massimo era un’icona in Italia. Penso sia stata una buona idea decidere di non utilizzare un attore italiano, ci sarebbero stati un sacco di problemi culturali, di gestualità, mentre uno come me, mezzo italiano di origine, cresciuto in Irlanda, può tirare fuori qualcosa di diverso, di intrigante”. Così l’attore irlandese John Lynch (Sliding Doors, Nel nome del padre, Best), racconta il film girato nel 2020 e in uscita prossimamente, nel quale interpreta Massimo Troisi. Da domani mi alzo tardi è ispirato all’omonimo libro di Anna Pavignano e ha la regia del nipote di Troisi, Stefano Veneruso, con musiche inedite di Pino Daniele.
Lynch, originario di Trivento (Campobasso), paese del quale è anche cittadino onorario e dove torna spesso, si è raccontato in un’intervista alla web radio del paese molisano, Radio Europa 1. “Non sapevo molto di Massimo, avevo visto solo Il postino – ha detto l’attore – Poi ho studiato la sua vita, ho saputo dei suoi problemi di salute e la sua storia mi ha emozionato. L’idea centrale del film è che io faccia Massimo come se lui non fosse mai morto, come se fosse tornato dopo 25 anni, quindi non interpreto il Massimo giovane, faccio la mia versione inglese di un Massimo della mia età attuale”.
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