Massimo Ranieri: voglio la verità sul delitto Pasolini

“Come tanti italiani voglio sapere che è successo in quel periodo con questi cadaveri eccellenti, come nel caso Moro”. Il cantante è il protagonista de La macchinazione, film inchiesta di David Grieco


“Come tanti italiani voglio conoscere la verità del delitto Pasolini, sapere che cosa è successo in quel periodo con questi cadaveri eccellenti, come nel caso Moro”. Il cantante e attore Massimo Ranieri, grazie a una forte somiglianza con lo scrittore e regista, è il protagonista de La macchinazione, film inchiesta e di denuncia di David Grieco, in sala in 120 copie dal 24 marzo con Microcinema Distribuzione. “Non ho dovuto truccarmi, solo per rendere la somiglianza ancora più forte ho utilizzato gli occhiali – dice Ranieri – Avevo rifiutato di lavorare con altri registi i cui film trattavano solo l’omosessualità di Pasolini e non il suo pensiero. Inoltre conosco Grieco da 40 anni, ma ho accettato solo dopo aver letto la sceneggiatura. E non è stato facile, ho rinviato infatti di una settimana il set, perché colpito da una malattia psicosomatica”.

La macchinazione racconta gli ultimi tre mesi di vita di Pier Paolo Pasolini a partire da quell’estate del 1975, in piena avanzata elettorale del PCI, mentre è impegnato al montaggio di uno dei suoi film più discussi, Salò o le 120 giornate di Sodoma e nella stesura del romanzo inchiesta “Petrolio”, uscito postumo nel 1992, atto d’accusa contro il potere politico ed economico dell’epoca. E uno dei personaggi del libro, Troya, è ispirato a Eugenio Cefis, uomo dell’Eni e della Montedison nonché tra i promotori della P2 secondo il libro di denuncia “Questo è Cefis”, scritto da Giorgio Steimetz, nome di fantasia di uno strano personaggio con il quale Pasolini s’incontra, non sapendo che è spiato dai servizi segreti. In quegli stessi giorni, Pasolini frequenta in quel periodo Pino Pelosi, un giovane sottoproletario romano che ha legami con il mondo criminale della capitale che presto si farà conoscere come Banda della Magliana.
Una notte, alcuni amici di Pelosi rubano il negativo di Salò e chiedono un riscatto esorbitante. Ma il loro vero obiettivo non sono i soldi. Nella notte tra l’1 e il 2 novembre Pasolini si reca all’Idroscalo di Ostia per riavere il negativo del suo film, ma è in realtà una trappola, il suo assassinio è stato pianificato nei minimi particolari.

“Di tutte le fandonie e mistificazioni presenti nel nostro paese dall’inizio della strategia della tensione, dicembre 1969 con la strage alla Banca dell’Agricoltura di Milano, il delitto Pasolini – avverte il regista – è quello che ne contiene di maggiori. Non c’è nulla di vero nella versione ufficiale a cominciare dalla tesi che Pasolini sia stato ucciso durante un incontro sessuale occasionale con Pino Pelosi. Vorrei che il mio film facesse discutere come accadeva anni fa e contribuisse all’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare per la quale si sta da tempo impegnando l’avvocato Stefano Maccioni. Lui ha fatto riaprire il caso dopo 3 gradi giudizio e dopo che sono stati ritrovati 5 nuovi DNA”.
Per Grieco il suo è un film che fa i conti anche con il difficile rapporto, fino a evocare la pedofilia, che noi italiani abbiamo con l’omosessualità di Pasolini che all’estero è invece vista senza problemi. “Su un intellettuale, un ideologo estremamente complesso ho voluto realizzare un film di pancia,  anni ’70. Così ho utilizzato la musica della mia vita, quella dei Pink Floyd del vinile ‘Atom Heart Mother Suite’ ”. E i diritti non sono costati tanto come ci si sarebbe aspettati, è stato sufficiente il nome di Pasolini perché la band mettesse a disposizione la sua musica.

Nel cast di un film corale, accanto a Libero De Rienzo, Matteo Taranto, François Xavier Demaison,Milena Vukotic, Roberto Citran ci sono numerosi attori esordienti. “Ho chiesto aiuto a una famiglia storica del cinema italiano la Spoletini che da quasi un secolo fornisce volti sconosciuti, e ho chiesto di trovarmi i pischelli di quell’epoca. A cominciare dal quasi 17enne Alessandro Sardelli, nel film è Pino Pelosi, che sulla sua pagina Facebook ha scelto Franco Citti come più grande attore del mondo”.
Già Franco Citti, Sergio Citti sono persone che David Grieco ha frequentato come amici e colleghi di lavoro, Il regista ha anche frequentato Pasolini fino a quel 2 novembre del 1975 quando fu tra i primi a giungere nello sterrato dell’Idroscalo dove era stato trovato il corpo martoriato di Pier Paolo. da allora tra alti e bassi Grieco ha continuato a occuparsi di quell’omicidio perché non resti più un mistero.

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