Marvel & Disney, unite per ‘The Avengers’


Quando, un paio di anni fa, la Disney annunciò di aver acquisito la Marvel, leggendaria casa produttrice di storie di super-eroi (dai fumetti, alla tv, al cinema…), i fan più oltranzisti degli uomini in calzamaglia si misero le mani tra i capelli, preparandosi, shockati, a vedere Paperino e Pippo armati del martello di Thor o dello scudo di Capitan America.

 

Non è escluso che la cosa capiti, prima o poi, naturalmente non a svantaggio delle versioni ‘classiche’ dei personaggi, ma come ‘variante’ magari dedicata a un pubblico di giovanissimi. Però, per ora, si possono dormire sonni tranquilli. I due colossi dell’entertainment giungono oggi alla prima collaborazione al cinema, con The Avengers, in uscita il 25 aprile con grande anteprima il 24 in oltre 250 sale, primo film Marvel distribuito da The Walt Disney Company Italia. Già di per sé, è un evento. Ma c’è di più: la pellicola, diretta da Joss Whedon, è anche il primo crossover cinematografico tra i più grandi eroi provenienti da serie diverse, esattamente come accade nei fumetti. Al grido di ‘Vendicatori, uniti!’, Capitan America, Thor, Hulk, Iron Man, Nick Fury, La vedova nera e Occhio di Falco si apprestano dunque a conquistare il mondo con quello che è già un successo annunciato.

Ma cosa c’è dietro a questo successo? Il convegno ‘Marvel -Una case history’ che si è tenuto all’Università LUISS Guido Carli di Roma, organizzato in collaborazione con SmileChild e moderato da Marco Spagnoli, è un’occasione per scoprirlo. Dopo l’introduzione del direttore generale Per Luigi Celli, padrone di casa, il piatto forte della mattinata è subito servito con l’intervento della Chief Marketing Officier di Disney Carlotta Saltini, che spiega immediatamente i parametri della fusione dei due marchi e poi entra nel dettaglio circa le strategia dei promozione del film. “Disney e Marvel sono tra loro diverse – dichiara – ma hanno molti punti in comune: la creatività, l’innovazione, la capacità di raccontare storie e personaggi indimenticabili, dando vita a franchise fortemente popolari che generano molti punti di contatto per il consumatore. Parliamo di videogiochi, cartoon, prodotti su licenza. I personaggi Marvel sono più di 8.000, crescono sempre e hanno delle peculiarità. Pensate che in USA ‘Super Eroe’ è un termine registrato, di cui la casa detiene i diritti. Con loro ci si può relazionare, e al contempo sono modelli a cui aspirare. Il loro messaggio è sempre positivo anche quando sono dotati di poteri dirompenti, come Hulk. A differenza di ciò che accade in Disney, le loro storie sono interconnesse, quello che succede in una serie può influenzare le altre. E’ il primo produttore di fumetti al mondo, distribuiti in 75 paesi e in oltre 22 lingue, e certamente, assieme a Disney, il più grande licenziatario. E naturalmente non si parla solo di comics ma anche di cartoni, serie tv e dei film, che sono quasi tutti campioni di box office a livello globale”.

I due marchi, comunque, resteranno separati nella gestione. “Per Marvel – dice ancora Saltini – punteremo certo sui comics e il publishing, che restano centrali, ma anche su altri settori dell’entertainment, come il teatro. Pensate al musical di Spider-Man con le musiche di Bono degli U2, che spopola a Broadway. E naturalmente videogiochi, social gaming e Internet. Calcolate poi che Disney è celebre per i parchi a tema, e non è escluso dunque che in futuro si potrebbe creare qualche attrazione ispirata al mondo dei super-eroi”.

Tornando a The Avengers, la base è già ottima. I film relativi a Hulk, Thor, Iron Man e Capitan America che lo precedono hanno già guadagnato complessivamente 2,3 miliardi di dollari, e la fan page del film su facebook ha attualmente 120.000 amici, con un trailer che ha superato i 14,7 milioni di contatti in sole 24 ore.

La mattinata prosegue poi con gli interventi dei rappresentanti di due dei maggiori licenser della Marvel, ovvero Mario Lado, direttore di divisione di Montana, che a The Avengers associa la vendita di hamburger con l’omaggio di figurine e la promozione di un concorso, e Vera Colombo di Hasbro, celebre compagnia produttrice di giocattoli impegnata naturalmente nella produzione di action figures e accessori a tema. Partecipano poi il regista Fausto Brizzi, i giornalisti Oscar Cosulich, Diego Malara e Fabio Licari e il musicista Pivio, tutti grandissimi appassionati di fumetti. Brizzi, in particolare, dichiara, riferendosi alla parodia Disney di un suo film, che lui stesso ha sceneggiato: “Vedere il mio nome su una storia di Topolino è stato quasi più emozionante di una nomina ai David”.

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12 Aprile 2012

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