Sarà Mario Turetta, attuale direttore del consorzio delle residenze reali sabaude, il prossimo direttore generale del cinema per il ministero dei Beni Culturali. Secondo quanto apprende l’Ansa, il ministro Bonisoli ha avviato ieri le procedure per la nomina. Classe 1958, dirigente di lungo corso del ministero di via del Collegio Romano, per il quale ha ricoperto incarichi di prestigio da quelli di direttore regionale del Piemonte e della Lombardia a quello di direttore generale per gli affari generali, il bilancio, le risorse umane e la formazione, Turetta sostituisce Nicola Borrelli da anni alla guida della DG Cinema. Borrelli rimane a disposizione del ministro con un incarico di studi e consulenze.
Proprio oggi i sindacati confederali avevano lanciato un appello spiegando di aver scritto al ministro Bonisoli per sollecitare la copertura della direzione cinema rimasta vacante allo scorso 21 dicembre. Il cambio avviene comunque in un momento molto delicato per il settore con gli uffici sono ancora impegnati nel mettere a punto i decreti attuativi della Legge Cinema, approvata dopo anni di attese dal precedente ministro Dario Franceschini. Piemontese, laureato in sociologia, giornalista e grande ufficiale al merito, Turetta è dirigente di prima fascia nel ruolo del ministero dei Beni culturali dal 2009.
Scade il 29 dicembre il bando per presentare domanda per il ristoro degli operatori della sartoria, modisteria, parruccheria, produzione calzaturiera, attrezzeria e buffetteria che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da forniture per lo spettacolo
Studiosi di cinema, scrittrici, registi e attori scrivono al ministro Dario Franceschini per denunciare le incongruenze relative al mancato sostegno all’Efebo d'oro
Dario Franceschini è intervenuto al consiglio informale dei Ministri della cultura europei, svoltosi in videoconferenza sotto la presidenza del Ministro federale della cultura della Repubblica Federale Tedesca, Monika Grütters
"I lavoratori che hanno fatto domanda per le indennità speciali sono circa 80mila. Ci si è potuti rendere conto della dimensione effettiva del fenomeno. La nuova legge per lo spettacolo proverà a rendere stabili maggiori tutele". Lo ha affermato il ministro Dario Franceschini in occasione dell'apertura del tavolo permanente per lo spettacolo dal vivo, il cinema e l’audiovisivo