Si svolgerà dal 12 al 18 luglio il 37° Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei” nelle sedi del Palazzo del Cinema-Hiša Filma e del Parco Coronini Cronberg di Gorizia. il consueto appuntamento annuale con la scrittura cinematografica offrirà quasi 60 proiezioni, oltre 15 eventi tra incontri e presentazioni di libri. Articolate attorno ai tre Premi principali che scandiranno il programma della manifestazione — il Premio alla Migliore Sceneggiatura, il Premio all’Opera d’Autore e il Premio alla Cultura Cinematografica — le sezioni tematiche avranno il compito di affrontare il tema cardine dell’edizione 2018, “La cultura dell’identità”.
Il Premio alla Migliore Sceneggiatura – attribuito alla sceneggiatura più originale e capace di sperimentare nuove formule narrative, attenta alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo – vedrà in concorso 8 film proiettati sugli schermi nella stagione 2017-2018 e selezionati dalla giuria del Premio Amidei composta da Massimo Gaudioso, Doriana Leondeff, Francesco Bruni, Marco Risi, Silvia D’Amico, Giovanna Ralli e, da questa edizione, Francesco Munzi. In concorso per la migliore sceneggiatura le seguenti pellicole: Easy – Un viaggio facile facile, Chiamami col tuo nome, Nico, 1988, L’insulto, L’ora più buia, La casa sul mare, Loveless, Come un gatto in tangenziale. Fuori concorso saranno proiettati Dogman – omaggio al giurato del Premio Amidei Massimo Gaudioso – e il drammatico Tre manifesti a Ebbing, Missouri.
Il Premio all’Opera d’Autore sarà attribuito a Mario Martone per la sua lunga e profonda relazione con l’arte cinematografica, che ha sempre messo in contatto con altre esperienze artistiche (il teatro, la musica). Prevista una selezione delle sue opere: Morte di un matematico napoletano, Antonio Mastronunzio pittore sannita, L’amore molesto, La salita, Teatro di guerra, La terra trema, L’odore del sangue, Noi credevamo, Il giovane favoloso e Pastorale cilentana.
Il Premio alla Cultura Cinematografica verrà assegnato a Paolo Mereghetti per la sua lunga attività di critico cinematografico. Tre le sezioni in cartellone: Black Unchained nel ricordo di Martin Luther King, del quale ricorre il cinquantenario della morte, con la proiezione di: The Blood of Jesus di Spencer Williams Jr., Shaft il detective di Gordon Parks, Malcolm X, sceneggiatore Arnold Perl, Ganja & Hess, Bill Gunn, Killer of Sheep, Charles Burnett, Fa’ la cosa giusta – Do the Right Thing, Spike Lee, Rabbia ad Harlem, Bill Duke, Nella giungla di cemento, Allen Hughes e Albert Hughes, Posse – La leggenda di Jessie Lee, Mario Van Peebles, Scappa – Get Out, Jordan Peele.
Spazio Off è dedicato al nuovissimo cinema napoletano, in particolare: L’intrusa, Leonardo di Costanzo, L’equilibrio, Vincenzo Marra, La parrucchiera, Stefano Incerti, Il cratere, Silvia Luzi, Luca Bellino, Falchi, Toni D’Angelo, Gatta Cenerentola, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone. La consueta sezione dedicata alla serialità televisiva – Scrittura seriale – propone il biopic dedicato al poeta della canzone italiana, Fabrizio de André. Principe libero, scritto da Giordano Meacci e Francesca Serafini, ospiti del Premio in un incontro in cui affrontare il caso produttivo della “fiction all’italiana” e della sua particolare declinazione a racconto della figura mitologica del cantautore genovese.
Si aggiungono quest’anno due novità assolute: i Dialoghi sulla sceneggiatura curati dal regista goriziano Matteo Oleotto attraverso i quali si ricreano tre salotti informali rispettivamente con lo sceneggiatore padovano Marco Pettenello, Filippo Gravino e la giurata Doriana Leondeff. E la sezione Pagine di cinema che, attraverso la presentazione di recenti pubblicazioni dà spazio alla ricerca e alla letteratura dedicata al cinema. Saranno presentati i libri: “Il cinema di Carlo Battisti” di Fiorella Bonafede, “Lui, io, noi” di Dori Ghezzi, Francesca Serafini e Giordano Meacci, “Fuori di sé. Identità fluide nel cinema contemporaneo” di Leonardo Gandini, “Il discorso e lo sguardo. Forme della critica e pratiche della cinefilia” di Roy Menarini, “Gli anni del Cineguf” di Andrea Mariani, “Cultura Video. Le riviste specializzate in Italia (1970-1995)” di Diego Cavallotti. Prevista inoltre la proiezione di alcuni corti realizzati dai Cineguf (Gruppi Universitari Fascisti) alla fine degli anni Trenta.
Chiudono l’intensa carrellata le storiche sezioni Amidei Kids, dedicata alle nuove generazioni di spettatori che si lega, in questa edizione, alla pubblicazione di Paolo Mereghetti “100 capolavori da far vedere ai vostri figli” e Racconti privati, memorie pubbliche che, come sempre, consente di (ri)vedere momenti importanti della storia. Due le proiezioni di Amidei Kids Il mio vicino Totoro, Hayao Miyazaki, 1988 Il gigante di ferro, Brad Bird, 1999.
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