Maria Grazia Cucinotta testimonial e voce di ‘Asino vola’

"Quando mi hanno proposto di fare una gallina non ci credevo, pensavo a uno scherzo di mio marito e dei suoi amici". L'attrice presta la voce nel film per famiglie che ha aperto il Festival di Lecce


LECCE. “Quando mi hanno proposto di fare una gallina vera non ci credevo, pensavo che fosse uno scherzo di mio marito e dei suoi amici. E invece si tratta di un film molto serio che parla di un sogno in un modo originale. Un film delizioso, sincero, che arriva la cuore”. Così l’attrice Maria Grazia Cucinotta, testimonial dell’Ailr-Associazione italiana per la lotta al retinoblastoma, racconta la sua decisione di prestare la voce al film Asino vola, dei registi reggini Paolo Tripodi e Marcello Fonte, che ha inaugurato la 17/a edizione del Festival del cinema europeo.
“Il prestare voce a personaggi immaginari o cartoon non ci fa correre il rischio di spersonalizzarci – ha detto l’attrice – anche se penso che nel cinema d’intrattenimento l’uso eccessivo della tecnologia rappresenti un rischio”. Parte del ricavato della proiezione che ha inaugurato il festival, come ha spiegato il direttore Alberto La Monica, sarà devoluto in beneficenza all’associazione Ailr, a sostegno dell’acquisto di un sofisticato macchinario oculistico per i bambini.

Asino vola è un film per bambini e famiglie, nato e cresciuto in una piccola comunità di Reggio Calabria, nel cui territorio è stato girato, e prodotto da Tempesta Film con Rai Cinema, con la partecipazione di Luigi Lo Cascio al cast. E’ la storia di Maurizio, un bambino testardo, con il sogno di far parte della banda musicale del paese calabrese dove vive. Un desiderio che confida al suo amico asino Mosè (voce di Lino Banfi), sempre pronto a consigliarlo e incoraggiarlo, al contrario di N’Giulina, la gallina dispettosa e un po’ cattiva che lo ostacola, parlando dei suoi sogni come inutili fantasie. Maurizio inizia a seguire le lezioni nella banda del paese con gli altri bambini, ma presto resta l’unico senza strumento musicale, il tamburo. La mamma Rosa non glielo vuole comprare: vede la musica come l’ennesimo capriccio di un figlio monello, un lusso che la famiglia non si può permettere. Ma il bambino se vuole realizzare il suo sogno dovrà essere determinato fino alla fine.
“Il film è un salto indietro nel tempo, lì dove l’amore per la musica ha avuto inizio. Risponde a queste domande: da dove vengo? Cosa mi ha reso ciò che sono?”, dicono i registi.

Lecce 2016

Lecce 2016

Francesca Manieri: così scrivo il sequel di Smetto quando voglio

“Il tentativo è di fare quella che noi definiamo l’epopea comedy cioè immaginare una saga all’americana però con un tono di commedia" spiega la sceneggiatrice che firma con il regista Sydney Sibilia e Luigi Di Capua lo script dei due Smetto quando voglio - Reloaded e Revolution, le cui riprese in contemporanea sono iniziate prima di Pasqua. Ha anche cosceneggiato Nella battaglia di Francesca Comencini con protagonista Lucia Mascino, ciak il 6 maggio, e il drammatico Acqua santa di Laura Bispuri

Lecce 2016

Premio Verdone a Short Skin. Ulivo d’oro a ‘Lily Lane’

Premio Miglior Sceneggiatura e Premio FIPRESCI a Ines Tanović per Our Everyday Life; Premio Speciale della Giuria a Virgin Mountain di Dagur Kári; Premio SNGCI Migliore attore a Peter Mullan per Hector

Lecce 2016

Christian De Sica: con Brizzi il mio prossimo film

L'attore è protagonista con Lucia Mascino della commedia Fräulein. Una fiaba d’inverno di Caterina Carone: "Questa storia d’amicizia, non d’amore, è un film piccolo che andava fatto perché mi pulisco di tante cose. Mi ha detto l’autrice: nel film arrivi vestito come nei cinepanettoni, con il colbacco di pelliccia, e poi piano piano cambi". De Sica annuncia poi un progetto con Fausto Brizzi e il ritorno in tv, "mi hanno proposto di condurre Zelig e Striscia la notizia"

Lecce 2016

Nella gelida Reykjavík la vita di un 40enne mammone

Virgin Mountain di Dagur Kari e Baby(a)lone di Donato Rotunno fanno parte del Concorso europeo del Festival di Lecce. Il primo, vincitore di tre premi (Miglior film, attore e sceneggiatura) all’ultimo Tribeca Film Festival, è una malinconica commedia, ambientata nella capitale islandese sferzata dalla tormenta di neve, con protagonista un 40enne obeso, che vive ancora con la mamma. Il secondo film è un dramma lussemburghese di preadolescenti, cresciuti troppo in fretta, entrambi in fuga dalla scuola e da situazioni familiari disastrose che li hanno induriti


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