Margot Robbie è stata l’attrice più giovane alla quale sia stata tributata una BAFTA: A Life In Pictures, lo speciale evento che si tiene a Londra e nel quale personaggi rilevanti del mondo del cinema si raccontano.
Ed effettivamente, sebbene la sua carriera non sia ancora decennale come è solitamente per chi viene invitato al BAFTA: A Life In Pictures, Robbie ha già lavorato con moltissimi registi centrali della cinematografia contemporanea, prendendo parte ad alcuni film diventati già dei classici. Il primo ruolo di questa caratura è stato senz’altro quello di Naomi Lapaglia in The Wolf of Wall Street. Ci sono stati poi La Grande Scommessa di Adam McKay, Bombshell, ma soprattutto C’era una volta a… Hollywood e I, Tonya.
Proprio quest’ultimo film che racconta le controverse vicende e la complessa vita della pattinatrice statunitense Tonya Harding, uscito nel 2017 le valse una nomination agli Oscar come miglior attrice, ma soprattutto le fece scattare qualcosa dentro.
“In I, Tonya mi sono vista per la prima volta e ho detto: ok, sono una brava attrice”. Quell’interpretazione le diede così tanta fiducia, che, raccolto tutto il coraggio che aveva, scrisse una mail a Quentin Tarantino, dicendogli che avrebbe voluto lavorare con lui. Non dovette attendere molto per la risposta, nella quale Tarantino le propose il ruolo di Sharon Tate in C’era una volta a… Hollywood.
Robbie ha rivelato che appena C’era una volta a… Hollywood uscì in sala, si recò al cinema in un normalissimo martedì pomeriggio, e replicò la stessa esperienza che fece Sharon Tate, per come viene mostrata nel film: ha acquistato un biglietto per un film a cui lei stessa aveva recitato, si è seduta in uno dei primi posti e si è goduta lo spettacolo.
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