“Mare dentro”, da Venezia all’Oscar

Plausi, da parte del presidente della Biennale di Venezia, Davide Croff, e del direttore della Mostra del cinema Marco Müller, per il successo di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, e per Alejando Amenábar. Ferretti e Amenábar, in particolare, sono stati entrambi protagonisti alla scorsa Mostra di Venezia, il primo per il nuovo allestimento esterno del Palazzo del cinema, il secondo per la conquista, con Mare dentro, di due premi del festival, il Leone d’argento e la Coppa Volpi a Javier Bardem. “La vittoria di Ferretti – rilevano Croff e Mueller – è un successo per tutto il cinema italiano, capace ancora di imporre la sua creatività nelle migliori produzioni internazionali. “Con Mare dentro – aggiungono – è l’undicesima volta che un film presentato alla Mostra di Venezia ottiene l’Oscar come miglior film straniero, in un elenco che comprende maestri quali Fellini e Bergman, Buñuel e Kurosawa”. Nell’elenco figurano infatti Monsieur Vincent (Francia, 1949) di Maurice Cloche; Rashomon (Giappone, 1951) di Akira Kurosawa; Giochi proibiti (Francia, 1952) di René Clement; Samurai, la leggenda di Musashi (Giappone, 1955) di Hiroshi Inagaki; La strada (Italia, 1957), di Federico Fellini; Orfeu negro (Brasile-Francia, 1959) di Marcel Camus; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Italia, 1971) di Elio Petri; Il fascino discreto della borghesia (Francia-Italia-Spagna, 1972) di Luis Buñuel; Fanny e Alexander (Svezia, 1984) di Ingmar Bergman; Kolja (Repubblica ceca, 1996) di Jan Sverak.