Müller: non lascio e lavorerò al red carpet


Smentisce le voci che lo vogliono in partenza, Marco Müller, e conferma l’intenzione di “onorare il contratto firmato per tre anni”. Insiste di aver avuto pochi mesi per allestire questa sua prima edizione del Festival di Roma, ma da domani c’è il tempo per preparare un red carpet degno del nome, dopo le assenze e le defezioni significative di questi giorni: Jude Law, Adrien Brody, Charlie Sheen e Bill Murray. Prima tappa per prenotare le star da far sfilare a Roma sarà la partecipazione di Müller, in rappresentanza del Festival, il 12 gennaio ai Golden Globes, dopo aver ospitato nella Capitale alcuni rappresentanti della Hollywood Foreign Press Association. E a chi gli ricorda il tanto promesso Tarantino, risponde che “come voi aspettiamo notizie dai produttori del suo film, ma prima o poi il regista arriverà”.

 

Ma il Festival 2013 dovrà anche invertire alcuni trend negativi, rispetto al 2011, evidenti nel documentato report del direttore generale Lamberto Mancini: innanzitutto il calo dei biglietti venduti, da 61mila a 47mila e gli incassi passati da 380mila a 320mila. Mancini attribuisce queste cifre sia alla tendenza generale negativa riscontrata nell’andamento delle sale cinematografiche; sia al fatto che la precedente edizione aveva goduto di un ponte di 4 giorni, ai primi di novembre.

C’è poi la diminuzione dei buyers presenti a The Business Street, da 270 a 190, mentre i venditori restano stabili a 90 unità. Che un’inversione di tendenza ci sarà è convinto Paolo Ferrari, presidente della Fondazione Cinema per Roma, “la prossima volta non saremo costretti a lavorare in tempi brevi come purtroppo è avvenuto”.

A compensare arrivano alcuni dati in controtendenza secondo Mancini: più 15% gli accreditati, raddoppiano gli universitari, saliti a 1.300; più 17% gli operatori dei media, di cui ben il 50% internazionali. Il direttore generale parla poi di una copertura mediatica giornaliera soddisfacente: 140 articoli della stampa nazionale, 85 della stampa estera, 320 sul web, 50 servizi televisivi. Quanto ai fan di Facebook sono 22mila con 378mila contatti e Mancini smentisce le voci che ci sia stata una censura rispetto a commenti negativi o critici. Successivamente un comunicato del Festival ha informato che sono stati rimossi dei post “giudicati inappropriati. Questo non significa che siano stati rimossi tutti i commenti negativi. E’ sufficiente visitare il profilo del Festival e scorrere i diversi post per verificare come siano tuttora presenti commenti critici”.

Altri dati snocciolati: 178 i film programmati tra lunghi, medio e cortometraggi, 29 nazionalità rappresentate, 400 talent internazionali e nazionali; 700 gli accreditati di The Business Street, 280 i professionisti presenti a New Cinema Network; 22 i convegni con oltre 2.000 partecipanti.

 

Nessun cambiamento di date è invece all’ordine del giorno per Müller, “del resto la nostra proposta è stata accolta a febbraio. Il festival è una piattaforma utile a novembre, il periodo da metà a fine ottobre è affollato di eventi festivalieri”.

autore
17 Novembre 2012

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