“Il rapporto sull’industria e il mercato redatto dall’Ente dello Spettacolo conferma che anche i festival, le feste, i macroeventi di cinema debbono mettersi in gioco, aprirsi e addirittura regalarsi inversioni di rotta. A maggior ragione quando una ‘Festa’ avviene in una città come Roma, principale sede dell’industria cinematografica italiana, si tratta di ritrovare gli strumenti più adatti a riproporre la straordinaria vitalità della fruizione collettiva di un film e a favorire nuovi modi di aggregazione”. Queste le parole del direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, alla presentazione del “Rapporto. Il mercato e l’industria del cinema in Italia 2013”, svoltasi stamattina presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
“Abbiamo voluto allargare la frattura fra un’idea-festival ormai convenzionale e la nuova filosofia, che deve rimanere sempre in movimento, di un macroevento metropolitano – ha spiegato Müller – Un macroevento costruito sul rapporto di complicità e fiducia con gli spettatori, così da rivelare per molti film un valore di mercato potenziale più alto del previsto. Considerare gli spettatori, i gruppi di spettatori potenziali (da andare a cercare in città) non come una risposta scontata, ma come una domanda sempre rinnovata. Per dimostrare grazie al voto degli spettatori – dell’Auditorium e delle sale in città – che esiste un pubblico anche per i documentari, che le opere prime e seconde possono conoscere una più lunga tenuta in sala. Il rapporto con gruppi diversi di spettatori, la dimostrazione dell’esistenza di quel pubblico potenziale può consentire l’apertura (o la riapertura) di circuiti di diffusione meno consueti”.
L'assessore alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo di Roma Capitale annuncia: "Il Festival tornerà alla sua vocazione di Festa"
Lascia l'incarico assunto nel 2012 per approdare al Touring Club: Un'opportunità maturata tempo fa e che mi è sembrato corretto mantenere riservata fino ad oggi per non interferire con l'andamento del Festival"
Bilancio positivo per Wired Next Cinema, la sezione parallela al Festival di Roma dedicata ai nuovi linguaggi dell'audiovisivo. Spunti interessanti dall'illustratrice Olimpia Zagnoli sui formati brevi e le nuove forme di creatività. Tra gli appuntamenti più seguiti, soprattutto dal pubblico di giovani, gli incontri con le star del web Maccio Capatonda, The Pills e The Jackal, tutti alle prese con l'esordio sul grande schermo
Parecchi italiani tra i premiati alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Tra loro Andrea Di Stefano, esordiente con Escobar, prodotto all’estero, che ha rivendicato il suo orgoglio di regista italiano formatosi con Blasetti e Sorrentino, e il loquace Roan Johnson che si è definito “un sognatore a occhi aperti. Vedevo che Fino a qui tutto bene procedeva alla grande e mi dicevo ‘magari può andare a un festival e vincere’. Ma poi anche ‘sta’ bonino… un ci pensare. Temevo la mazzata. E invece siamo qui”