Müller: “Grazie al voto del pubblico un grande Festival metropolitano”

Per il direttore artistico il Festival di Roma è "un macroevento costruito sul rapporto di complicità con gli spettatori, così da rivelare per molti film un valore di mercato potenziale più alto"


“Il rapporto sull’industria e il mercato redatto dall’Ente dello Spettacolo conferma che anche i festival, le feste, i macroeventi di cinema debbono mettersi in gioco, aprirsi e addirittura regalarsi inversioni di rotta. A maggior ragione quando una ‘Festa’ avviene in una città come Roma, principale sede dell’industria cinematografica italiana, si tratta di ritrovare gli strumenti più adatti a riproporre la straordinaria vitalità della fruizione collettiva di un film e a favorire nuovi modi di aggregazione”. Queste le parole del direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, alla presentazione del “Rapporto. Il mercato e l’industria del cinema in Italia 2013”, svoltasi stamattina presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
“Abbiamo voluto allargare la frattura fra un’idea-festival ormai convenzionale e la nuova filosofia, che deve rimanere sempre in movimento, di un macroevento metropolitano – ha spiegato Müller – Un macroevento costruito sul rapporto di complicità e fiducia con gli spettatori, così da rivelare per molti film un valore di mercato potenziale più alto del previsto. Considerare gli spettatori, i gruppi di spettatori potenziali (da andare a cercare in città) non come una risposta scontata, ma come una domanda sempre rinnovata. Per dimostrare grazie al voto degli spettatori – dell’Auditorium e delle sale in città – che esiste un pubblico anche per i documentari, che le opere prime e seconde possono conoscere una più lunga tenuta in sala. Il rapporto con gruppi diversi di spettatori, la dimostrazione dell’esistenza di quel pubblico potenziale può consentire l’apertura (o la riapertura) di circuiti di diffusione meno consueti”.

Roma 2014

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