È l’attrice Lucia Mascino la madrina della 36ma edizione del Torino Film Festival, cui darà il via venerdì 23 novembre, nella consueta serata inaugurale insieme con il direttore artistico, Emanuela Martini. “Quando lo scorso anno sono tornata due volte al Torino Film Festival per Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini e per Favola di Sebastiano Mauri e ho visto sul manifesto del Festival gli occhi di Kim Novak, a cui il mio personaggio si era ispirato, ho pensato che mi volessero dire qualcosa, che mi indicassero un’improvvisa vicinanza – ha dichiarato l’attrice – ma mai avrei immaginato che sarei stata chiamata ad essere madrina del Festival l’anno successivo. È una chiamata che mi onora e mi riempie di emozione.”
L’evento genera sul territorio un impatto pari a oltre 2,1 milioni di euro, grazie ai consumi del pubblico, particolarmente appassionato e fidelizzato, e alle spese di organizzazione del festival
I dati della 36a edizione: 62.500 presenze, 2.161 accreditati (stampa e professionali/industry), 26.641 biglietti singoli e un maggior numero di proiezioni gratuite e di ingressi omaggio, rispetto all'edizione 2017
Il regista incontra il pubblico al Torino Film Festival prima della proiezione di Santiago, Italia, il suo documentario sul Cile di Allende e il colpo di stato di Pinochet. "Mentre lavoravo al montaggio, mi sono accorto che il film doveva finire in Italia e raccontare una storia italiana di cui andare orgogliosi, proprio oggi che una grande parte della nostra società è chiusa all'accoglienza"
La Giuria di Torino 36 presieduta da Jia Zhang-ke (Cina) e composta da Marta Donzelli (Italia), Miguel Gomes (Portogallo), Col Needham (UK), Andreas Prochaska (Austria) assegna il premio al Miglior film a