Cinecittà e Archivio Luce, sotto il coordinamento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, lanciano un nuovo strumento di formazione e aggiornamento per lavoratori e aspiranti professionisti del settore dell’audiovisivo inserito nel PNRR 2022 – 2026.
Il progetto è stato presentato in conferenza stampa dalla presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia e dalla presidente del Centro Sperimentale Marta Donzelli.
Il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, trattenuta da impegni di governo, ha inviato un messaggio: “Il progetto che viene lanciato oggi e che dovrà essere realizzato entro il 2026 vede concretizzarsi una delle misure che sono state finanziate con il Pnrr del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, che ha assegnato a Cinecittà e al Centro Sperimentale di Cinematografia 8,6 milioni di euro per sviluppare e attuare una strategia nazionale di formazione audiovisiva nei settori business/manageriale, creativo/artistico, maestranze tecniche. L’offerta formativa raccoglie la sfida di rispondere ai fabbisogni del comparto audiovisivo, un settore in forte crescita e trasformazione, anche per via dell’utilizzo di sempre nuove tecnologie. Il piano coinvolge il Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà, Istituto Luce e altri partner oggi presenti e prevede l’ampliamento delle attività formative, quali master, laboratori, corsi specialistici per figure apicali, tecniche, creative e manageriali, così come per autori televisivi. Dai mestieri tradizionali alla virtual production, dalla valorizzazione degli archivi storici alla conservazione e al restauro della videoarte, ma anche post produzione, comunicazione e marketing: con questa azione il Ministero della Cultura e i partner coinvolti faranno dell’Italia e dei suoi giovani professionisti i protagonisti della trasformazione dell’industria cinematografica mondiale”.
Chiara Sbarigia ha sottolineato l’importanza del progetto per il comparto: “Sono molto felice di poter annunciare la nascita di LuceLabCinecittà, con i primi corsi, i primi in cobranding con il CSC che terremo alla Casa del Cinema, che partono già domani. Ci tengo particolarmente a sottolineare la presenza di entrambe le sigle che compongono l’azienda che presiedo: Cinecittà e Archivio Luce, non solo perché rappresentano la storia del cinema e dell’audiovisivo nazionale, ma anche perché rispecchiano la varietà di professionalità e mestieri che abbiamo il dovere di tutelare, tramandare e aggiornare per un mercato del lavoro in rapida trasformazione. Mentre gli Studi sono inevitabilmente legati alla città di Roma, per la formazione sto lavorando per concludere collaborazioni istituzionali e ampliare l’offerta formativa tutto il territorio italiano”.
All’incontro, introdotto da un video di Roland Sejko, Marta Donzelli ha lodato il “metodo di lavoro virtuoso”. “Ci siamo mossi in sinergia, evitando le sovrapposizioni e tenendo conto delle esigenze del mondo del lavoro. Cinecittà si occupa della formazione di figure professionali che corrispondono ai reparti, il CSC invece alle figure apicali dei set”.
Tra i partner BeRight rappresentata dall’avvocato Barbara Bettelli che insiste sulla “crescita delle società di produzione con l’esigenza di strutturarsi in un mercato più complesso e insegnare ai giovani come dialogare con i creativi, i produttori, gli agenti”.
Il costumista Carlo Poggioli (Could Mountain, The Young Pope, L’ombra di Caravaggio), presidente di ASC Associazione Scenografi, Costumisti, Arredatori, spiega: “Ogni giorno abbiamo richieste di personale, scultori, pittori e fabbri, oltre che figure apicali. Dal 2015 al 2021 c’è stato un aumento del 43% ma tanta gente si è inventata questo mestiere, è il momento di formare maestranze qualificate nella migliore tradizione dell’artigianato italiano, che in tutto il mondo ci invidiano”. E Poggioli segnala tra i docenti anche il Premio Oscar Gabriella Pescucci.
Per Rainbow CGI, il gruppo creatore delle Winx, è intervenuto l’ad Francesco Mastrofini: “Siamo da sempre impegnati nella formazione a tutti i livelli. La sfida è creare nuove figure professionali per la virtual production e specialisti in nuovi software”. Sbarigia ha aggiunto che da domani saranno aperte le iscrizioni sul sito e che la partecipazione ai corsi è gratuita e aperta a tutti, senza limiti di età. “La selezione avviene in base alle competenze, non al gender, ma le commissioni sono paritetiche, con uomini e donne”.
I primi corsi, che partiranno il 15 dicembre, saranno le due edizioni di Next Generation Lawyer in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e BeRight, volto ad approfondire normativa, fiscalità e regolamentazione dell’audiovisivo. Prossimamente al via otto botteghe professionalizzanti, in collaborazione con ASC – Associazione Italiana Scenografi e Costumisti, con un forte taglio laboratoriale e pratico con l’obiettivo di preparare giovani artigiani sugli importanti mestieri tradizionali anche per soddisfare i crescenti volumi produttivi degli Studi, del mercato nazionale dell’audiovisivo e dello spettacolo. Nel 2023: Bottega artigiana falegnameria; Bottega artigiana di pittura e decorazione; Bottega make-up and hair; Bottega sartoria e taglio costume. Nel 2024: Bottega artigiana di carpenteria metallica; Bottega artigiana di tintura, invecchiamenti, elaborazione costumi; Bottega artigiana attrezzeria e props; Bottega artigiana laboratorio plastico.
Il Master in Virtual Production, in collaborazione con Rainbow CGI, è pensato per tenere il passo con le più recenti evoluzioni dell’industria dell’entertainment. L’offerta didattica consiste in due edizioni di uno stesso master, per un totale di 30 studenti. L’inizio dei corsi è fissato per due edizioni che partiranno nel 2023. Il corso avrà una durata di circa 8 mesi per 510 ore complessive di formazione. È prevista una parte teorica che sarà affiancata da un’ampia fase laboratoriale. I master sono rivolti alla formazione delle seguenti figure nell’ambito della virtual production: Ad artist, Background, Motion capture technician, Unreal specialist, Unreal technical artist, Ledwall in-camera background artist, Media producer.
Gli Archivi storici, filmici e fotografici sono un ambito centrale da cui partire per conservare l’identità di un paese, e progettarne il futuro. Il progetto formativo, che sarà attivato nel 2024, mira ad aggregare conoscenze eterogenee, partendo da discipline tradizionali. Durante i corsi saranno utilizzati strumenti, tecniche e tecnologie digitali per la gestione degli archivi. Il contesto in cui nascono i laboratori è l’lnformatica umanistica (Humanities Computing o Digital Humanities), un campo di studi, ricerca, insegnamento che nasce dall’unione di discipline umanistiche e informatiche e che comprende ricerca, analisi e divulgazione della conoscenza attraverso i media informatici.
l laboratori dell’Archivio Storico Luce, uno dei più importanti patrimoni archivistici audiovisivi d’Europa, sono a disposizione dei corsi, che permetteranno di ottenere conoscenze teorico-metodologiche e di operare con professionisti di alto livello organizzativo nel campo della conservazione, tutela, restauro e digitalizzazione del film e dell’audiovisivo. Queste le figure professionali: Archivista di audiovisivi; Ricercatore documentalista; Ripresa e montaggio di materiali audiovisivi; Contenuti per la comunicazione in rete: Content manager, Curator, social Media manager; Commercializzazione e gestione diritti: Business Developer; Tecnico della pellicola; Operatore allo scanner; Tecnico del suono.
Infine il corso di formazione per conservazione e documentazione della videoarte. Obiettivi del corso, in partnership con il Museo MAXXI, l’aggiornamento dei professionisti e la formazione di neoprofessionisti su conservazione, restauro, documentazione, archiviazione e gestione dati nelle opere a matrice analogica e digitale.
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