Con Le Otto Montagne Luca Marinelli ha fatto il pieno di premi, tra cui il David di Donatello e il Nastro d’argento, poi si è immerso nelle riprese dell’attesissima serie Sky M. Il figlio del secolo dal bestseller di Antonio Scurati, le cui riprese si sono svolte negli Studi di Cinecittà.
Ai Nastri d’argento, il 20 sera al Maxxi a Roma, Marinelli è, infatti, apparso con i capelli in ricrescita: sta lasciando via via il personaggio di Mussolini per cui con metodo da Actor’s Studios si è dedicato per mesi. Le riprese di M. Il figlio del secolo sono finite: la nuova serie Sky Original che racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere del Duce Benito Mussolin, debutterà nel 2024 su Sky e in streaming su Now. Scritta da Stefano Bises e Davide Serino e diretta da Joe Wright, ripercorre la storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di Mussolini in parlamento dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti nel 1925.
Ora Luca Marinelli debutta al festival di Spoleto con l’esordio nella regia teatrale. Lo spettacolo è Una relazione per un’accademia, trasposizione del racconto di Franz Kafka, una coproduzione del Festival dei Due Mondi e del Teatro Stabile dell’Umbria, attesa l’8 luglio. A interpretare Rot Peter, protagonista della vicenda, è Fabian Jung. Rot Peter è la scimmia a cui Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve. Peter viene catturato mentre è con il suo branco, lo feriscono due pallottole. Durante la prigionia, mentre raggiunge l’Europa su una nave, Peter capisce: può imitare molto bene gli uomini e garantirsi la libertà. Dopo cinque anni, gli antropologi si ritrovano ad ascoltare una scimmia trasformatasi in relatore accademico. Il testo affronta in termini grotteschi la condizione di chi è costretto a vivere un’esistenza che non gli appartiene pur di conformarsi ai dettami della società e ricavarne una forma di libertà.
Marinelli mercoledì 28 giugno a Casa Menotti riceverà il Premio Monini.
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