Luca e Sarah e le leggi della fisica

Luca Argentero è un terapista di coppia, Sarah Felberbaum è un avvocato divorzista, lui prova a tenere unite le coppie in crisi, lei le separa definitivamente. Sono loro i protagonisti dell’incontro/scontro con inevitabile lieto fine di Poli opposti, in sala l’8 ottobre con 01. Max Croci, al suo esordio nel lungometraggio dopo anni di cortometraggi, spesso premiati, documentari e programmi tv, firma una commedia romantica, anzi romanticissima, più adatta per la festa degli innamorati (a San Valentino è anche dedicata una scena del film) che alle uscite autunnali.
Stefano rimette in carreggiata matrimoni prossimi alla rottura, ma nel frattempo ha lasciato la moglie (Anna Safroncik) invadente e oppressiva e insieme l’ingombrante e narciso suocero (Tommaso Ragno), celebre psicoterapeuta, con il quale divideva lo studio. Il caso vuole che con il nuovo studio Stefano si ritrovi vicino di pianerottolo della bella e risoluta Claudia, avvocato incubo per i mariti delle sue clienti (soprannome ‘la iena’), ma anche madre single di un bambino (Riccardo Russo) un po’ trascurato, vittima di bullismo.
Stefano e Claudia scopriranno di conoscersi fin da ragazzini e ovviamente di essere diversissimi visti i continui litigi e tensioni. Fino al momento in cui trionfano le leggi della fisica, secondo le quali i poli opposti s’attraggono.

Poli opposti nel suo svolgimento ci dice quanto il regista Max Croci sia un fan della commedia sofisticata americana: da Cukor a Wyler, da Hawks. “Sono cresciuto con la commedia classica hollywoodiana e ho seminato il film di citazioni di battibecchi amorosi e di lotta tra i sessi”. Così la commedia sentimentale e romantica del passato viene calata nel presente: “Ho riproposto il ballo con lo sfondo meraviglioso, la pioggia che sorprende la coppia innamorata, il tutto in una Roma colorata, da cartolina, come facevano le produzioni di quegli anni grazie al technicolor”.

Il film, la cui sceneggiatura è firmata da ben 8 autori, nasce come progetto della Rodeo Drive. Poccioni e Valsania hanno proposto il film a Croci pensando ai suoi cortometraggi, una dozzina, per lo più del genere commedia. “La scelta di Luca Argentero, protagonista di una commedia sentimentale, è stata inevitabile – dice il produttore Marco Poccioni – perché si cerca la tipologia di personaggio che fa sognare”.
Argentero si è trovato a suo agio in un film romantico. “Certo non mi sveglio il mattino pensando di essere un sex symbol. Mi piace fare l’eroe di commedie romantiche, mi diverte anche se spesso interpreto questo personaggio, ma l’attore non sceglie, subisce le scelte”.
Per mettere in scena il suo personaggio di donna di successo, che non crede più agli uomini dopo una forte delusione, la Felberbaum ricorda che le “hanno chiesto sempre di più di essere arrabbiata con il mondo, una donna decisa e dura”. Quanto ai tanti vestiti indossati nel film, l’attrice ammette di essersi sentita un po’ a disagio all’inizio. “Mi sembravano troppi colori per un avvocato, poi ho capito che i costumi belli ed eleganti erano un altro personaggio, mi davano forza”. L’abito da sposa però non è stato previsto.