Maria Grazia Cucinotta sarà la madrina della trentanovesima edizione del Lovers Film Festival, il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, che si inaugurerà martedì 16 aprile.
“Anche quest’anno, come l’anno scorso, ho voluto come madrina una persona amica. Una persona che ci è sempre stata vicina anche in momenti storici in cui non era così facile metterci la faccia appoggiando e sostenendo le nostre battaglie e le nostre rivendicazioni.Penso al 2000, quando ci fu il World Pride a Roma in concomitanza con il Giubileo: non era facile trovare persone dello spettacolo che volessero schierarsi per timori di ripercussioni sulla propria carriera. Lei scelse, invece, di stare dalla nostra parte e di partecipare all’inaugurazione e al taglio del nastro del World Pride. Da allora si è sempre spesa e la posso definire un’artista militante. Lei ha anche fortemente voluto e prodotto il film Viola di Mare che affronta il tema transgender e dell’identità di genere. Sono davvero felice che abbia aderito entusiasticamente al nostro invito” dichiara Vladimir Luxuria, direttrice artistica del Lovers Film Festival. Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Attrice, produttrice e regista di fama internazionale, Maria Grazia Cucinotta è da sempre vicina alla comunità LGBTQI+ e molto impegnata in ambito sociale.
In programma dal 27 al 30 giugno la decima edizione del festival incentrato sul tema dell'amore
Al cecoslovacco Matej Chlupacek il premio Giò Staino per We have never been modern, mentre tra i documentari è stato premiato M is for mothers di Lívia Perez
L'attore britannico protagonista della 39/a edizione del Lovers Film Festival in programma a Torino dal 16 al 21 aprile, con la direzione di Vladimir Luxuria
Tra gli ospiti della nuova edizione, in programma dal 16 aprile al Cinema massimo di Torino, anche Paolo Camilli, Annagaia Marchioro e Guglielmo Scilla