Capelli blu e un carisma che tutti le invidiano. Loredana Bertè è la nonna rock di Alice nella città, oltre che de La famiglia Addams 2, presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma, prima di uscire nelle sale il 28 ottobre, distribuito da Eagle Pictures.
I fan non hanno occhi che per lei, doppiatrice anche del secondo capitolo della nuova versione animata delle avventure della famiglia più eccentrica del mondo dello spettacolo. In prima fila in anticipo, attende i giornalisti. “Sono della vergine, odio chi arriva in ritardo”, ha dichiarato alla stampa. “Sono molto pignola e arrivo sempre cinque minuti prima”.
Come non amare la spontaneità e l’entusiasmo con cui, dopo tanti anni di più che onorata carriera, parla della nuova avventura al doppiaggio. “Il mio personaggio, la nonna, si è allargata. Mi è piaciuto tantissimo tornare, sono stata confermata e la cosa mi ha fatto davvero contenta, ci ho messo il cuore.
È stata un’esperienza surreale, ho scoperto una nuova professione, e speriamo che continui. Adoro Lurch e Mano, I miei preferiti della famiglia Addams. Anche Mercoledì, a cui presta la voce Eleonora Gaggero, è fenomenale. Che dire poi di Pino Insegno come Gomez e la Morticia di Virginia Raffaele. Sono tutti immensi. Questo sequel è più a fuoco del primo, con una bella storia sulla diversità. Non ero abituata a chiudermi in quella saletta buia, con una piccola luce. Tra una battuta e l’altra ci siamo divertite e abbiamo riso molto. Devo ringraziare anche il direttore del doppiaggio, Massimiliano Alto”.
La famiglia Addams 2 è diretto a sei mani da Greg Tiernan, Laura Brousseau e Kevin Pavlovic. Una storia in cui Morticia e Gomez devono confrontarsi con la crescita dei figli, che li destabilizza. Decidono di fare gruppo riunendo tutta l’allegra brigata in un camper, partendo per un viaggio, ultima vacanza per tutta la famiglia. Anche Virginia Raffaele ha tenuto a mettere in evidenza il piacere di tornare in sala. “Sono felice di non essere stata sostituita. Poi per me gli Addams sono una famiglia molto cara, vedevo già i film in bianco e nero, sono personaggi fantastici. Regalano dei picchi comici fantastici, i cartoni animati. Senza battute esplicite, ma con piccole sfumature. È una cosa che adoro”. Non che Pino Insegno sia meno entusiasta dei compagni di brigata. Lui che in sala di doppiaggio è di casa da tanti anni. “Con i cartoni animati però è diverso”, ha dichiarato, “non è come doppiare Viggo Mortensen. Qui sei tu il personaggio, nel mio caso Gomez, per il pubblico italiano. Conosco la materia, fra l’altro, visto che ho quattro figli maschi, dai 2 ai 27 anni di età. L’animazione la conosco bene. Ho trovato ammirevole come siano riusciti a superare i vecchi sceneggiati e film, con una nuova dimensione divertente, che veicola un messaggio molto attuale in questo periodo storico, il rispetto della diversità, senza esibizionismi. Ci sono poi piani sequenza pazzeschi”.
La Bertè ci ha preso gusto, con il doppiaggio, e confessa un amore per La sposa cadavere di Tim Burton. “Avrei voluto doppiare quel personaggio, se fanno un sequel io ci sono.” Nel frattempo ha un disco nuovo, Manifesto, previsto in uscita il prossimo 5 novembre.
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Petite Maman di Céline Sciamma vince il Premio come miglior film Alice nella Città 2021. La giovane giuria, composta da 30 ragazzi provenienti da tutta Italia, ha scelto di attribuire il riconoscimento al "delicato, elegante, profondo e poetico" film della regista francese
L’esordiente Francesco Ferrante e Francesco Di Leva, nel ruolo del padre, sono i protagonisti di Un mondo in più di Luigi Pane, in programma ad Alice nella città, dove abbiamo visto anche War is over di Stefano Obino, un documentario direttamente dal Kurdistan iracheno appena liberato dall’ISIS
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