Un Evento Speciale per una famiglia speciale, La famiglia Addams, film in animazione diretto a Conrad Vernon e Greg Tiernan. Alice nella Città anticipa l’uscita del film fissata per Holloween: l’anteprima è stata accompagnata dalle voci italiane, Loredana Bertè, Pino Insegno, Virginia Raffaele, con Eleonora Gaggero, Luciano Spinelli e Raoul Bova.
Il matrimonio di Morticia e Gomez, un manicomio abbandonato come nido nuziale, l’incontro-scontro con il futuro maggiordomo Lerch: così inizia il capitolo animato de La famiglia Addams, un classico per tutta la famiglia, infatti la storia “letteraria” di questo nucleo disfunzionale inizia negli anni ’30 con il fumetto, passando per la versione tv in bianco&nero dei ’60, quella musical e molte, moltissime altre, fino a quest’ultima, che presenta la Famiglia nella sua classica composizione, sempre immersa nel tono da commedia horror, ma senza non strizzare l’occhio alla contemporaneità, dalle tecnologie ai reality show.
È giocosamente dark il mondo di questi Addams, che ammicca un po’ a qualche eco gipsy sia nell’arredo e nei costumi che nella colonna sonora: sfizioso tutto il vocabolario che usa e estremizza, in maniera iperbolica, le parole usualmente “nere” (infelice, putrido, pallore, etc), giocate qui con accezione talmente ironica da suscitare una resa spassosissima.
Il 31 ottobre il film esce in Italia in 500 copie, dopo il clamoroso debutto statunitense, e “MGM due giorni fa ha dato via libera al sequel”, dice Roberto Proia di Eagle Pictures, distributore italiano del film, che fortemente ha voluto come doppiatori Loredana Bertè – Nonna Addams, Pino Insegno – Gomez, Virginia Raffaele-Morticia (nella versione originale Charlize Theron), Eleonora Gaggero-Mercoledì, Luciano Spinelli-Pugsley, e Raoul Bova per Zio Fester.
“Io amo particolarmente l’horror, Carrie lo sguardo di Satana (De Palma, 1976) sta al primo posto, e ho Samara di The Ring nel cuore”, dice Loredana Bertè, al suo primo doppiaggio, tanto cercato, e mai personaggio pare fosse più calzante per lei, che de La Famiglia Addams adora: “L’originalità, il fattore di non omologazione: l’essere diverso di questi tempi dà fastidio, mentre il film manda un messaggio forte, è un manifesto alla diversità, con genialità e follia. Ho trovato la mia Nonna Addams strepitosa: dentro sono Mercoledì – ho fatto anche un disco con lei in copertina – ma la Nonna mi ha conquistato perché mi sono persa in lei, una rock, sopra le righe, invasata e molto ironica. Sono da sempre una fan degli Addams, di cui non mi sono persa una puntata tv in bianco e nero: quando mi hanno proposto questo doppiaggio sono stata incredula e felice, perché questo film ha un tratto gotico alla Tim Burton, che io amo molto”.
Da un’esordiente ad un veterano del doppiaggio, Pino Insegno, nel cartoon Gomez: “Da 40 anni amo questo mestiere, che non permette scorciatoie. Quando ho saputo con chi avrei lavorato nel film ho tirato un sospiro di sollievo: è uscita una bella operazione perché il personaggio sullo schermo vince a prescindere, mentre ascolto non ‘vedo’ le facce dei miei colleghi ‘appiccicate’ sui personaggi, sono stati tutti davvero capaci. Mi piace sempre molto doppiare un cartone animato, una cosa che ti rende eterno, mentre l’horror mi affascina ma ho sempre avuto paura: quando vidi L’Esorcista, avevo 15/16 anni, poi dormii nel lettone con i miei e ancora oggi li guardo al pomeriggio”, confessa l’attore, che condivide il forte timore con la collega Virgina Raffaele, anche lei esordiente nel doppiaggio, ma apertamente invitata da lui a perseguire la strada. “Sono terrorizzata dagli horror e non so dire perché ad altri attraggano!” confessa ironica l’attrice, per cui dar voce ad un personaggio: “È una sfaccettatura del mio lavoro di attrice, mi sono messa alla prova in questa avventura. Per me partecipare ad un cartone animato è stupendo perché quando imito dei personaggi li vivo un po’ più grotteschi della realtà e il cartone è un po’ così. È molto bello, poi, il messaggio non retorico sulla differenza che dà questo film, che è la cosa più rock che ci possa essere: importante è saper cambiare punto di vista”.
Insieme a loro anche Raul Bova, un “irriconoscibile” Zio Fester, e naturalmente Mercoledì e Pugsley a cui dà voce Luciano Spinelli, che racconta la sua prima connessione con il personaggio del figlioletto pestifero: “In V elementare ho fatto una recita a scuola in cui facevo proprio Pugsly e ritrovarmi a farlo, per la prima volta da doppiatore, mi ha stupito e entusiasmato”, così come Eleonora Gaggero per cui: “Essendo la mia prima esperienza di doppiaggio non è stata semplice, ma sono stata molto aiutata in sala, e adesso lo vorrei rifare mille volte”.
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