Locomotive a vapore, carrozze d’epoca e una ferrovia storica messe a disposizione dalla Fondazione FS Italiane per realizzare alcune scene del film sulla Grande Guerra Fango e gloria di Leonardo Tiberi, che sarà presentato domani in anteprima a Venezia. Il film gode del patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Difesa. I mezzi della Fondazione FS, una locomotiva a vapore ‘640148’ del 1911 perfettamente restaurata e funzionante e alcuni carri del 1910, sono serviti a girare alcune scene sulla ferrovia Asciano-Monte Antico, nell’incantevole paesaggio delle crete senesi. La linea è una delle quattro ferrovie storiche comprese nel progetto della Fondazione ‘Binari senza Tempo’ che rende oggi possibile, grazie ai treni storici della Fondazione Fs restaurati appositamente, di viaggiare, come in passato, attraverso le linee che collegano borghi e paesi nascosti nel verde, spesso custodi di antichi monumenti, opere d’arte e vivaci tradizioni. Un vero e proprio ‘museo dinamico’ alla portata di tutti. Oltre alla ferrovia Asciano – Monte Antico, il progetto comprende la ‘Ferrovia del Lago’ in Lombardia, che si snoda da Palazzolo sull’Oglio a Paratico-Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo. In Abruzzo c’è la ‘Ferrovia del Parco’, la seconda linea ferroviaria più alta della rete Fs dopo il Brennero che s’inerpica fino a Roccaraso e i boschi della Majella. Il ‘museo dinamico’ della Fondazione si muove, infine, in Sicilia, con la ‘Ferrovia della Valle dei Templi’, splendido itinerario che tocca Agrigento Bassa e Porto Empedocle, passando tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio dell’Unesco. I treni storici della Fondazione Fs di ‘binari senza tempo’ possono anche essere noleggiati per gite ‘su misura’. Tutte le informazioni sulle corse, i biglietti e i calendari dei viaggi sono disponibili su www.fondazionefs.it
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre