Il regista Ken Loach rinnova il suo appoggio ai lavoratori del Museo del Cinema,scrive l’Ansa, un anno dopo avere rifiutato il premio Gran Premio Torino al Tff in segno di solidarietà con i dipendenti “licenziati dalla cooperativa Rear”. Lo ha voluto comunicare – annuncia l’Usb, rivelando una lettera di Loach – in polemica con il regista Carlo Mazzacurati.
Quest’ultimo, ricevendo il premio a lui assegnato quest’anno, aveva detto: “Sono certo che se Loach avesse saputo che tipo di umanissima rassegna è questa, non avrebbe mai fatto quella sgarberia. La mia impressione è che gli siano stati raccontati male gli avvenimenti e che lui non abbia avuto la possibilità di ascoltare le due campane”.
“Voglio solo fare una domanda a Mazzacurati – scrive Loach nella lettera – i lavoratori che sono stati illegittimamente licenziati dal Museo hanno riavuto i loro posti di lavoro? In caso contrario, lui sta fornendo una copertura alla dirigenza della cooperativa. Persone importanti come il regista Ettore Scola e il sindaco di Torino hanno promesso di intervenire affinché i lavoratori fossero reintegrati. Che cosa è avvenuto? Mazzacurati sostiene che il festival sarebbe ‘umano’. Io credo che la vera forza e la solidarietà la dimostrino quelle persone coraggiose che si sono battute contro il comportamento duro e rigido della cooperativa e che ne hanno subito le conseguenze”.
Intanto il Movimento 5 Stelle è al fianco dell’Usb e chiede a Mazzacurati di ‘restituire il Premio per solidarietà ai lavoratori come fece Loach”. “Quella dei lavoratori Rear è una storia surreale e terribile – scrive il M5S – una lunga sequenza di ricatti, intimidazioni e ritorsioni”.
Su Repuubblica.it il direttore del Tff, Paolo Virzì, risponde a Ken Loach (anche a nome di Mazzacurati) con un invito: “Venga a trovarci, così gli raccontiamo cosa sono i Cinque Stelle, che cos’è la realtà italiana. Ken è un regista che stimo tanto ma in questo momento sta dimostrando di non conoscere come stanno le cose e di non conoscere Carlo Mazzacurati”.
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