Un lavoro del tutto originale per l’Italia, 328 pagine che scorrono sulla scia dell’home thriller, genere fino a questo momento appannaggio esclusivo di autrici per un pubblico prettamente femminile. Stella sta fuggendo da una relazione sterile che non la porta a nulla; la riviera ligure le è sembrato il posto migliore dove andare a rintanarsi, ma sulla strada verso il mare l’attende un incidente d’auto, che la conduce all’incontro fatale con una donna elegante e indecifrabile, Irene, e con suo marito Milan, un medico geniale, avvolto da un alone di inquietante magnetismo. Comincia per la giovane donna una danza conturbante e pericolosa, tra memorie ed esistenze sfuggenti, accomunate da un unico, doloroso destino; sempre più a fondo, in un gorgo di illusioni e verità taciute, alla ricerca di se stessa, delle più inattese e inconfessabili rivelazioni circa la morte e la vita, il male e una messianica promessa di guarigione.
Un racconto anticonformista che colorandosi dei toni della finzione, mantiene tratti quasi autobiografici. Stella Miani diventa infatti, a momenti, una specie di alter ego della stessa Lisa Zanardo che trova, attraverso di lei, il modo per raccontare la sclerosi multipla, di cui entrambe sono affette, presentandocela con occhi del tutto nuovi.Il tema della malattia, fagocitata da vampiri psichici, qui ha varie declinazioni, fisica prima di tutto, poi psicologica con tutte le aberrazioni che ne derivano, inseguendo la possibilità di una cura, il tentativo di un’assoluzione e forse il miraggio di una catarsi.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma