Quando si parla di Edgar Allan Poe, la mente di ogni appassionato si riempie dell’immagine diVincent Price che alza le sopracciglia e con un sorriso ambiguo si dedica all’arte del male. Stiamo ovviamente parlando dei film che Roger Corman ha tratto, negli anni Sessanta, dai più famosi racconti dello scrittore americano La caduta della casa degli Usher, Il pozzo e il pendolo,La tomba di Ligeia: pellicole che evocano una stagione d’oro dell’horror che da poco aveva scoperto il colore.
Corman, il mago del cinema a basso costo, amava le ricostruzioni barocche e sottolineava le passioni sotterranee che circolano nei testi di Poe. E soprattutto si circondava di attori straordinari: oltre allo shakespeariano Vincent Price, anche il vecchio Peter Lorre, la bellissimaBarbara Steele , un giovanissimo Jack Nicholson che esordiva perché figlio del produttore James. Ma la fortuna che la letteratura di Poe ha avuto da sempre nel cinema si perde nella notte dei tempi – Tim Burton, John Carpenter, George Romero, Dario Argento, Stuart Gordon, per citare i più famosi autori che si sono cimentati con le sue opere – arrivando fino a noi, oggi, attraverso P.O.E – Poetry of Eerie, film a episodi firmato da dieci registi diversi, appartenenti al panorama del cinema indipendente italiano.
Ideatore dell'”esperimento cinematografico”, che all’ombra di Poe ha unito cineasti che hanno lavorato singolarmente e liberamente su testi scelti da loro, è Domiziano Cristopharo (con lui anche Giovanni Pianigiani) performer e artista visivo che dice: “Ci siamo messi insieme per dimostrare che l’horror italiano non è morto, che i registi ci sono e che anche a basso costo, ma con tante idee si può fare un cinema che piace e che emoziona”. Unico neo del progetto, “quella sì una cosa davvero horror – scherza Pianigiani – la censura che senza dettagliate motivazioni ha vietato il film ai minori di 18 anni. “Un vero scandalo – commenta Cristopharo – un polverone sollevato solo perché molto probabilmente dimostriamo che si possono fare film con pochi soldi e mettiamo in difficoltà i tanti raccomandati”.
P.O.E uscirà quindi solo per i maggiorenni nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente (a Roma al Circolo del cinema Zero in condotta, all’Urbana 47 al Fusolab e al Filmstudio) a partire dal 7 giugno, proponendo otto episodi che, alcuni in maniera ironica, altri con una struttura più drammatica si ispirano liberamente alle opere del poeta diventato ormai un simbolo, in tutte le discipline, del generegotico. Si alternano quindi sullo schermo: Il giocatore di scacchi di Maelzel, di Cristopharo; Le avventure di Gordon Pym, di Giovanni Pianigiani e Bruno di Marcello; Il gatto nero (unico film d’animazione), di Paolo Gaudio; La sfinge, di Alessandro Giordani; L’uomo della folla di Paolo Fazzini; Silenzio, dei fratelli Capasso; La verità sul caso Valdemar, di Edo Tagliavini; e Canto, di Yumiko Sakura Itou(pseudonimo dello stesso Cristopharo).
Di questo film esiste però anche una versione integrale (13 episodi) che per motivi di durata e di “disomogeneità stilistiche – sottolinea Pianigiani – si è preferito lanciare solo on demand dal 14 giugno su Own Air (www.ownair.it). Intanto si sta già lavorando all’uscita di P.O.E 2 anche quello in attesa di arrivare in sala”.
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