Quattro titoli completano il programma di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma dedicata alle giovani generazioni: i due Eventi speciali fuori concorso Marina, diretto da Stijn Coninx e con Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, e Container 158, documentario di Stefano Liberti ed Enrico Parenti. Inoltre completano il Concorso Young/Adult il lungometraggio finlandese Heart of Lion di Dome Karukoski e il giapponese Patema Inverted di Yasuhiro Yoshiura.
Marina è una co-produzione Italia-Belgio che coinvolge la Orisa Produzioni di Cristiano Bortone e la società belga Les Films du Fleuve di Luc e Jean-Pierre Dardenne e Eyeworks Film di Peter Bouckaert. La pellicola verrà presentata in anteprima, dopo aver fatto tappa a Montreal, e ha un cast di nomi internazionali. Ambientato nel 1948 in un bellissimo paesino del meridione, il film è ispirato alla vita del famoso musicista Rocco Granata, noto per aver composto la canzone “Marina”. Tra l’Italia e il Belgio degli anni ’50, periodo in cui molti italiani emigravano per cercare un lavoro nelle miniere di carbone del nord Europa.
Il documentario Container 158 racconta il campo Rom più grande d’Europa che si trova a via Salone a Roma: 1.200 Rom di varia origine (rumeni, serbi, montenegrini, bosniaci). Le varie comunità non comunicano; il livello d’istruzione è bassissimo, il livello di disoccupazione altissimo. Il documentario segue la quotidianità del campo, parte dalle persone comuni e mira a scardinare i pregiudizi e a mostrare cosa vuol dire essere realmente Rom oggi.
Container 158 è prodotto dalla Zalab, casa di produzione di Andrea Segre che insieme alla Jole Film ha promosso un’importante iniziativa a scopo benefico a cui aderisce Alice nella città: la campagna La prima scuola, un’iniziativa di solidarietà civile per le scuole primarie pubbliche di periferia nata da un’idea di Andrea Segre durante le riprese del suo ultimo film, La prima neve.
Heart of Lion di Dome Karukoski, presentato di recente al Festival di Toronto e Montreal, è il secondo film finlandese del concorso ufficiale, (dopo il già annunciato The Disciple di Ulrika Bengts, film candidato agli Oscar®). Il film racconta del leader di una gang di skinheads neo-nazista che s’innamora di una ragazza che ha un figlio mulatto.
Il secondo titolo a sorpresa del Concorso è l’anime giapponese Patema Inverted di Yasuhiro Yoshiura, ambientato in un mondo sotterraneo dove le persone conducono, apparentemente, esistenze tranquille nonostante vivano in spazi oscuri e ristretti.
Non solo settima arte ma anche impegno ad Alice nella città, che sostiene Le cose cambiano: un progetto di Isbn Edizioni e dell’associazione di promozione sociale Girls and boys, dedicato agli adolescenti e ai giovani LGBT, nato in collaborazione con il ‘Corriere della Sera’, e con il sostegno di Enel Cuore Onlus.
‘Le cose cambiano’ è un’iniziativa interamente non profit che si basa sulla convinzione che lo strumento più potente di comprensione e di educazione, il migliore antidoto contro l’isolamento, sia la narrazione, e tramite le storie vuole contribuire a combattere tutti i tipi di bullismi e discriminazioni.
E proprio tramite le storie vuole contribuire anche Alice, dando la possibilità presso gli spazi del villaggio di registrare video e messaggi a chiunque voglia condividere la propria esperienza e raccontare come le cose sono cambiate per lui: la scoperta di sé, il coming-out, i conflitti, la solitudine, il superamento, la consapevolezza.
Presso Casa Alice verranno installati dei video box legati all’iniziativa.
"Il preconsuntivo del 2013 - ha dichiarato il presidente Paolo Ferrari - si è chiuso in pareggio, dimostrando una gestione estremamente attenta ai costi e riuscendo contemporaneamente a condurre un’edizione di buon livello"
Gli interventi di Martha Capello, Lidia Ravera, Flavia Barca e Eugenio Patanè
Il ministro: "Siamo disponibili a discutere quelle azioni organiche e coerenti, richieste dal presidente Zingaretti, in grado di garantire il miglior futuro della manifestazione”
Il presidente della Regione Lazio: “Così si rafforzerebbe l'autorevolezza della Fondazione Cinema per Roma. Inoltre maggiore collaborazione con il Festival della Fiction”. La risposta del ministro Bray