VENEZIA – Il Festival di Venezia è l’occasione per fare il punto sul settore audiovisivo cinematografico a quasi tre anni dall’entrata in vigore della Legge Cinema e Audiovisivo (220/2016). Ci sono voluti tre decreti legislativi, 20 decreti attuativi, un protocollo di intesa tra il MiBAC e il MIUR e un atto di intesa tra il MiBAC e la Conferenza unificata perché si attuassero le disposizioni della legge, che si può dire operativa da settembre 2017 ma, in base a quanto dichiarato dal DG Cinema e Audiovisivo Mario Turetta nel corso della conferenza di presentazione tenutasi all’Italian Pavilion al Lido, non completamente attuata.
Nel 2019 restano infatti ancora da approvare alcuni provvedimenti, tra cui il credito di imposta per le imprese di produzione di videogiochi (previsto dall’art. 15 della legge), il credito d’imposta per le industrie tecniche e di post produzione (art. 17 par. 2), l’istituzione del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive (art. 32), la riforma delle disposizioni legislative in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo (Art. 33) e di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi (Art. 34), le disposizioni in materia di lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo (Art. 35).
Relativamente al tax credit, lo scorso 5 agosto si aperto un tavolo al MiBAC con le associazioni per discutere una revisione dell’impianto normativo (norma primaria e/o solo decreto attuativo) per dare maggiore certezza delle risorse disponibili, semplificare le procedure, apportare correttivi tecnici e procedurali per migliorare lo strumento. Le risorse riferite alle domande della II e III sessione 2018 e della I sessione 2019 (per le quali è stato riconosciuto il credito teorico e che sono effettivamente utilizzabili da parte dei soggetti richiedenti) sono pari a 412,3 milioni di euro. La linea di intervento che ha richiesto più risorse è stata quella della produzione di film, con 143,9 milioni di euro, seguita dalla produzione di opere televisive e web, 137,2 milioni di euro, e dalla produzione esecutiva di opere straniere, che ha richiesto 84,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda i contributi selettivi, le domande presentate nel 2018 sono state 1.366, in forte aumento rispetto alle 1.091 del 2017. La maggior parte delle risorse è andata alla produzione per la quale sono stati assegnati 23,8 milioni di euro; segue lo sviluppo e pre-produzione, 2,4 milioni, la scrittura di sceneggiature, 740 mila euro, e la distribuzione nazionale, 375 mila euro (su 2,9 milioni stanziati). L’importante novità del 2019 è il bando per le produzioni minoritarie, che elargisce contributi selettivi per la produzione di lungometraggi cinematografici realizzati in coproduzione in cui la partecipazione italiana sia minoritaria. Il bando ha una dotazione complessiva di 5 milioni di euro divisi in due sessioni, la prima in scadenza il 13 settembre, la seconda dal 7 al 31 ottobre.
Sono stati pubblicati il 29 maggio gli esiti dell’istruttoria di ammissibilità ai contributi automatici per il 2018 in base ai risultati economici culturali e artistici dei 5 anni precedenti, per i quali sono state presentate 346 domande. Lo scorso 5 agosto è stata pubblicata la graduatoria che ha assegnato 45,5 milioni di euro, andati principalmente alle opere cinematografiche (34 milioni), seguite da quelle audiovisive (5 milioni).
In merito al sostegno alla promozione, infine, nel 2019 è stato emanato un bando unico per la concessione di contributi a iniziative di sviluppo della cultura cinematografica, festival, rassegne e premi, attività delle cineteche. Al momento le risorse assegnate sono state pari a 4,8 milioni di euro per festival, rassegne e premi e 1,6 milioni di euro per iniziative di sviluppo della cultura cinematografica; ai progetti speciali sono andati 1,9 milioni di euro.
E' da segnalare una protesta del Codacons con annessa polemica circa la premiazione di Luca Marinelli con la Coppa Volpi a Venezia 76. L'attore aveva rilasciato una dichiarazione a favore di "quelli che stanno in mare e che salvano persone che fuggono da situazioni inimmaginabili". "In modo del tutto imprevedibile - si legge nel comunicato del Codacons - il premio come miglior attore non è andato alla splendida interpretazione di Joaquin Phoenix"
Venezia 76 si è distinta anche per una ricca attività sul web sui social network. Sulla pagina Facebook ufficiale sono stati pubblicati 175 post che hanno ottenuto complessivamente 4.528.849 visualizzazioni (2018: 1.407.902). Le interazioni totali sono state 208.929 (2018: 64.536). I fan totali della pagina, al 6 settembre 2019, sono 360.950, +4.738 dal 24 agosto 2019
Nel rituale incontro di fine Mostra Alberto Barbera fa un bilancio positivo per il cinema italiano: “In concorso c’erano tre film coraggiosi che osavano – ha detto il direttore - radicali nelle loro scelte, non scontati, non avrei scommesso sul fatto che la giuria fosse in grado di valutarne le qualità"
Luca Marinelli e Franco Maresco, rispettivamente Coppa Volpi e Premio Speciale della Giuria, ma anche Luca Barbareschi per la coproduzione del film di Roman Polanski J'accuse. Ecco gli italiani sul podio e le loro dichiarazioni