Le voci del Future, ricordando Dalla

BOLOGNA – Ha aperto in grande stile, con un coro simbolico di belle voci, il Future Film Festival bolognese, giunto alla 14ma edizione di cui CinecittàNews è Internet Media Partner.

Una di queste “voci” ce l’aspettavamo. A produrla è il pulsante basso di Bill Laswell, guru musicale che ha accompagnato l’insolito evento inaugurale, il Big Clang Bang, film-concerto con un montaggio a tema ‘fine del mondo’ realizzato dal maestro Cristiano Travaglioli.

Un’altra, però, è un’autentica sorpresa. Parliamo di Lucio Dalla, bolognese doc recentemente scomparso che col Future intratteneva da anni un rapporto d’amicizia e collaborazione, tanto da arrivare, lo scorso anno, a condividere il palco coi direttori Oscar Cosulich e Giulietta Fara per presentare un cartoon a cui aveva prestato ugola e movenze. In quell’occasione Dalla, che del festival era anche e soprattutto un appassionato spettatore, aveva registrato un messaggio che oggi, con sentita commozione, viene riproposto: “Il cinema – diceva – è una passione che per me viene anche prima della musica. In un certo senso, la contiene, e infatti amo lavorare sulle colonne sonore. Il Future in particolare mi intriga parecchio, mi piace la tecnologia applicata alla settima arte, purché rispetti non solo la tradizione, ma anche il senso ultimo del cinema”.

Sul palco sono comparsi inoltre l’artista visuale di origine giapponese Kensuke Koike, autore della sigla e del manifesto della kermesse, che in un perfetto italiano ha scherzato: “speriamo che la fine del mondo non arrivi proprio durante il festival!”. Infine, un’altra piccola sorpresa la regala Peter Lord. Il regista di Pirati! Briganti da strapazzo era atteso per domani, ma arrivato in anticipo, ha approfittato per un saluto: “Porto qui il mio film che per me è come un pargolo, diciamo che è la sua prima vacanza in Italia. Per farlo mi ci sono voluti cinque anni, ma non cerco compassione, spero solo che vi piaccia!”.

Dopodiché, le danze sono ufficialmente aperte.