“I bambini hanno assolutamente bisogno di riflettere anche su argomenti non necessariamente ritagliati apposta per l’infanzia”. L’opinione è espressa da Thomas Hailer e Maryanne Redpath, i direttori del Kinderfilmfest/14plus che si svolgerà nell’ambito della Berlinale, dal 9 al 19 febbraio. “Non vogliamo scioccare nessuno e siamo coscienti delle nostre responsabilità. Ma neppure vogliamo mostrare ai ragazzi un mondo idelizzato,” aggiunge Maryanne. Sta cercando di mettere in qualche modo le mani avanti perché il programma dell’edizione 2006 rischia di provocare qualche polemica almeno sulla carta.
Prendiamo ad esempio il film filippino The Blossoming of Maximo Oliveros, che è la storia di un ragazzo di 12 anni, che si scopre omosessuale senza angosce ma con un sentimento di sicurezza. “E’ vero che l’omosessualità – riflettono i due curatori – non è considerato un tema adatto ai più piccoli e la scelta di programmare questo film ha incontrato dunque qualche perplessità. Tuttavia spesso è proprio questa l’età in cui si scopre di essere gay. E naturalmente l’aspetto essenziale in questi casi è il modo in cui si affrontano i problemi”.
Tra le tendenze della nuova selezione in primo piano c’è l’immigrazione spesso intrecciata ai temi familiari. “Il microcosmo familiare è usato come mezzo per analizzare gli effetti dell’immigrazione e il modo in cui bambini e adolescenti affrontano il cambiamento e la destabilizzazione che ne conseguono”, dice Hailer.
Ma di famiglia, naturalmente, si parla in molti modi, spesso poco convenzionali: dalla famiglia allargata alla famiglia patchwork. Tra i film più interessanti il polacco Jestem che descrive un ambiente sociale in cui i più elementari bisogni dei piccoli protagonisti restano disattesi; l’americano Quinceañera, storia di due giovanissimi malviventi che vivono nella Los Angeles messicana; la co-produzione tra Belgio e Olanda Winky’s Horse, che mostra i tentativi di assimilazione di una ragazza cinese che vive in Olanda. Mentre il regista di Full Monty, Peter Cattaneo porta al festival dei ragazzi Opal Dreams, dal romanzo di Ben Rice “Pobby e Dingan” (Rizzoli): storia di una bambina e della sparizione delle miniere di opale dei suoi due amici immaginari. Una poetica riflessione sulla fede nelle cose invisibili.
Da segnalare infine una importante novità: una selezione di cinque film del programma ufficiale (Concorso, Panorama, Forum e Perspektive Deutsches Kino) è stata inserita in una sezione speciale di 14plus apposta per consentire anche ai minori di 18 anni di vederli.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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