CANNES – Con la carrellata di stelle portate da Wes Anderson e il suo Asteroid City, il 76mo Festival di Cannes ha esaurito tutte le cartucce più importanti, “scollinando” verso un finale in discesa (per prendere in prestito un termine di una competizione sportiva, il Giro d’Italia, entrata anch’essa al suo clou). Almeno per questa edizione non si vedranno più le folle roboanti di spettatori che si riversano sulla Croisette, accalcandosi nel tentativo di scrutare nella selva di teste e macchine fotografiche il volto noto della celebrità di turno intenta a salire l’iconica scalinata del Montée des Marches. Eppure, se si torna indietro a scorrere le immagini di questi giorni, ci si rende subito conto che il festival cinematografico più prestigioso al mondo sembra essersi finalmente scrollato di dosso gli anni incerti della pandemia.
Al netto della qualità media dei film e di alcuni problemi organizzativi (sono tornate le code chilometriche e i ritardi ingiustificati, nonostante un servizio di prenotazione digitale finalmente stabile), l’album di figurine di Cannes 23 è a dir poco straordinario. A partire dall’appena citato Asteroid City che ha portato sul carpet nomi come quelli di Tom Hanks, Adrien Brody, Scarlett Johansson e Bryan Cranston, si arriva a Martin Scorsese, che con il suo Killers of the Flower Moon ha risposto con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Due film che da soli valgono il prezzo del biglietto, ma che sono solo una piccola parte dello spettacolo glamour di Cannes.
Thierry Frémaux, infatti, è riuscito a portare sulla stessa passerella Harrison Ford con il suo ultimo Indiana Jones, e non uno, ma ben due membri della famiglia Depp, papà Johnny (al ritorno sul grande schermo in Jeanne Du Barry) e la figlia Lily-Rose, che con il suo The Idol ha fatto definitivamente l’ingresso nello star system hollywoodiano, complice anche il supporto della star musicale The Weeknd. La presentazione della serie, forte anche delle tante polemiche (è presente una forte componente erotica e si mostra esplicitamente e ripetutamente il corpo Lily-Rose Depp), è riuscita a riportare sulla Croisette centinaia se non migliaia di giovani appassionati. Impresa rara di questi tempi.
Tutti questi nomi, presentati fuori concorso (con l’eccezione di Anderson), fanno quasi dimenticare i tantissimi interpreti di prestigio presenti in un concorso che, se anche discutibile nel suo livello qualitativo (come è evidente dai voti degli critici), di certo sul versante delle interpretazioni darà tante gatte da pelare alla giuria. Tra le tante stelle protagoniste dei rispettivi film troviamo i premi Oscar Julianne Moore, Natalie Portman, Alicia Vikander e Sean Penn, e poi ancora Mia Wasikowska, Tye Sheridan e Jude Law.
Non mancano, ovviamente i nomi nostrani, con i vari Fabrizio Gifuni, Barbara Ronchi, Fausto Russo Alesi, Nanni Moretti e Margherita Buy.
Insomma, dopo alcuni intoppi, Cannes sembra essere tornato il vero punto di riferimento del mondo cinematografico, brillando della luce riflessa delle sue tantissime stelle.
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