È sempre più stretto il legame tra le regioni d’Europa e il cinema. A Berlino, tra i tanti eventi di questo festival veramente internazionale, c’è il summit delle Capital Region for Cinema, le quattro capitali europee del cinema: Roma, Madrid, Parigi e appunto Berlino. Sono le Regioni Capitali o “terre di cinema”, come le chiama l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport del Lazio, Giulia Rodano, che ha incontrato i rappresentanti della Comunidad de Madrid, dell’Ile de France, del Land Berlin Brandenburg, insieme a Carlo Fuscagni, presidente di Cinecittà Holding. Oggetto principale dei colloqui, ci spiega l’assessore, “costruire una rete europea per promuovere le coproduzioni e sostenere la distribuzione, creando un mercato nel nostro continente e, possibilmente, fuori anche in ambiti extraeuropei”. Proprio in questi giorni la Regione Lazio sta varando il bilancio e sono previsti interessanti stanziamenti per il cinema, come anticipato da cinecittà news. “Sono risorse a favore dei produttori che gireranno nella nostra regione, ma assicuriamo anche il nostro sostegno politico e cerchiamo di far funzionare le leggi esistenti proprio a favore del cinema e dell’audiovisivo”. “Quella odierna è una riunione molto importante – aggiunge il presidente di Cinecittà Holding Carlo Fuscagni – perché l’attività non si limita ai singoli progetti ma persegue una strategia europea che mira ad aumentare la presenza di produzioni provenienti da tutto il mondo e che, non a caso, coinvolgerà anche i rappresentanti a Bruxelles. Nei prossimi giorni è in agenda un incontro con il commissario Viviane Reding”. Proprio da Cinecittà Holding, ricorda ancora Fuscagni, è venuto il primo impulso di questa iniziativa che proseguirà con incontri a Cannes e Roma. Intanto, a Berlino, cinque produttori italiani stanno incontrando i loro omologhi tedeschi, francesi e spagnoli alla ricerca di partner internazionali. Si tratta di Elda Ferri, Maurizio Totti, Franco Cristaldi, Sandro Silvestri e Grazia Volpi.
I workshop tra produttori sono il marchio di fabbrica anche del Coproduction Market della Berlinale, giunto alla terza edizione e baciato da notevole successo. Quest’anno sono 44 i progetti da 24 paesi (manca l’Italia) che vengono proposti in un piano di lavoro articolato anche nelle sezioni specializzate: Rotterdam-Berlinale Express, Talent Project Market e World Cinema Market, dedicato espressamente ai paesi emergenti. I progetti selezionati, firmati da giovani autori o registi già affermati, hanno un budget tra 1 e 12 mln € che deve essere già coperto al 30%. La filosofia del Market ce la spiega la responsabile Sonja Heinen: “Cerchiamo progetti di elevata qualità che possano destare l’interesse di partner e finanziatori: il fattore decisivo è la storia, ma anche la struttura produttiva gioca un ruolo importante, in particolare rispetto alla possibilità di costruire delle coproduzione vere e proprie, non solo finanziarie ma anche di contenuto”.
E sempre a proposito di regioni, continua la love story tra la Berlinale e la Torino Piemonte Film Commission, unico partner italiano del festival tedesco. La collaborazione naturalmente non si esaurisce nella fornitura di eccellenti vini piemontesi e gianduiotti artigianali avvolti in carta rossa. Proprio da Berlino, tra l’altro, arriva l’annuncio della nomina a presidente della FC del critico e giornalista Stefano Della Casa, ex direttore del Festival Cinema Giovani, che si dice pronto a spingere il pedale sulla produzione in modo ancor più netto e con risorse finanziarie.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk