Sono solo quattro le regie al femminile tra i ventuno film del Concorso di Cannes. Due presenze francesi, Céline Sciamma e Justine Triet. Portrait Of A Lady On Fire di Céline Sciamma è ambientato nella Francia del XVIII secolo e ha come protagonista una giovane pittrice, Marianne, alla quale viene commissionato un ritratto da sposa di Helose da fare a sua insaputa. Così Marianne, costretta ad osservare il suo modello di nascosto, si ritrova a dipingere di notte. A complicare le cose il fatto che la frequentazione tra le due donne creerà tra loro una crescente attrazione. Nel cast anche Valeria Golino nei panni della contessa madre di Helose. Mentre Sibyl di Justine Triet racconta di una psicoterapeuta in crisi che decide di tornare alla sua prima passione: la scrittura. La sua ultima paziente Margot, un’attrice emergente e problematica, si rivela per lei una fonte di ispirazione troppo allettante per il suo libro. Un fascino, quello di Margot, che diventerà ben presto ossessione.
In concorso anche il debutto alla regia della senegalese Mati Diop che porta a Cannes una storia di migrazione, Atlantique, ambientata in un popolare sobborgo di Dakar dove alcuni lavoratori in un cantiere non vengono pagati da mesi e decidono così di lasciare il Paese alla ricerca di un futuro migliore.
È un fantasy distopico, infine, Little Joe dell’austriaca Jessica Hausner, storia di una pianta creata in un laboratorio genetico che sembra produrre curiosi cambiamenti nelle persone o negli animali con i quali viene a contatto. Le persone toccate dagli effluvi di questa pianta sembrano diventare come estranei e modificare la propria personalità.
In un’intervista a ‘Nice-Matin’ il sindaco David Lisnard ha parlato del museo del cinema di cui si sta parlando in questi giorni, e che dopo il consiglio municipale, avrà il via libera per il lancio ufficiale. Con un altissimo livello di esigenze. “Sarà eccezionale oppure non si farà”, dice il sindaco. Il nome ufficiale è “Museo Internazionale del Cinema e del Festival di Cannes”
Aïda Belloulid, responsabile dell'ufficio stampa del Festival di Cannes, risponde ai presidenti di Sngci e Sncci in merito alla questione delle proiezioni stampa riservate a pochi prescelti: "Ci siamo limitati ad agevolare il lavoro dei media audivisivi per la messa in onda dei servizi estendendo a pochi altri quotidiani cartacei di caratura internazionale"
Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, e Franco Montini, presidente del SNCCI, hanno indirizzato una lettera a Aïda Belloulid, capo ufficio stampa del Festival, nella quale chiedono una soluzione per le prossime edizioni che consenta a tutti i membri della stampa di partecipare alle stesse proiezioni, com’è finora sempre accaduto
Il listino di True Colors ha conquistato i buyers al Festival di Cannes. L'horror girato in inglese In the Trap è stata una delle hit del mercato.Prevenduti anche i nuovi film di Ferzan Ozpetek e Mario Martone