Il romanzo scottante di uno scrittore controverso come Michel Houellebecq per raccontare due poli, forse speculari, della sessualità maschile: amare una sola donna per tutta la vita o non amarne nessuna desiderandole tutte. A Berlino passa in concorso il primo film della nutrita rappresentanza tedesca e i riflettori sono tutti puntati sulle star di casa: Moritz Bleibtreu, Christian Ulmen, Martina Gedeck e Franka Potente. Il film, diretto da Oskar Roehler, un regista che molti considerano disturbante per il modo crudo di rappresentare il sesso, riprende il plot del romanziere francese, il quale non ha voluto saperne di vedere il prodotto finito, anzi risulta irraggiungibile.
Ma cosa racconta di tanto scandaloso Le particelle elementari? Due uomini, figli della stessa madre, che li ha abbandonati in fasce per seguire una vita da hippie, sono cresciuti agli antipodi: Michael è un biologo molecolare che ricerca la possibilità di una riproduzione scevra da conflitti ossia senza sesso, e a trent’anni è ancora vergine; Bruno è un laido professore di liceo e aspirante scrittore dalle idee reazionarie e dalle fantasie sessuali perverse che non disdegna di frequentare i bordelli. Entrambi incontreranno l’amore per poi esserne privati.
Ma naturalmente Le particelle elementari, che in Italia uscirà il 31 marzo con la Lucky Red, è qualcosa di più di una doppia storia d’amore. “È una visione della società contemporanea, una metafora della modernità paragonabile ad American Beauty“, dice il produttore Bernd Eichinger, che dal momento in cui ha letto questo romanzo, che qualcuno considera una requisitoria contro il ’68, ha voluto caparbiamente portarlo sullo schermo. Tradotto in 25 lingue, il testo di Houellebecq è anche un capolavoro di pornografia colta, con pagine e pagine piene di descrizioni raffinate di rapporti orali, orge e masturbazioni che solo in minima parte vengono travasate nel film. “Sarebbe sbagliato restituire un libro così com’è. Molto meglio cogliere l’impressione d’insieme”, obietta il regista, che ha impiegato quattro anni a portare a termine il progetto.
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