Le Olimpiadi di Depardieu


E’ Alain Delon il grande assente dell’ultimo minuto alla conferenza stampa di Asterix alle Olimpiadi, kolossal francese che vanta ben 78 milioni di euro d’investimento e un’uscita in Italia con 400 copie targate Warner, l’8 febbraio. Tornato sotto i riflettori dopo una lunga assenza dalle sale cinematografiche, Delon interpreta il vanesio imperatore Giulio Cesare totalmente innamorato della sua immagine e alle prese con un figlio assetato di potere e pronto a tutto pur di sbarazzarsi del padre. “E’ un uomo dal passato e dalla carriera straordinaria, cresciuto coi più grandi registi” – dice di lui l’altra grande presenza nella pellicola Gérard Depardieu – “E’ un uomo complesso, egocentrico e al contempo tenero, ma anche coraggioso perché non è facile convivere con un carattere così contraddittorio. E’ un bellissimo principe sempre al centro della scena, che nessuno può mettere in disparte, ma è anche un felino sempre in tensione e sull’attenti”. Ed è sicuramente anche un personaggio dotato di grande ironia se ha accettato di prendere in giro se stesso e la sua carriera d’attore calandosi per la prima volta in un protagonista dei fumetti i cui tic somigliano tanto ai suoi. 

E’ invece già la terza volta che Depardieu dà volto (e soprattutto corpo) al paffuto guerriero Obelix arrivando, dichiara, ad incarnarne nella vita reale sempre più pregi e difetti: amante del cibo e innamorato della vita non è il classico supereroe che lotta per il potere o per salvare il mondo ma è semplicemente un omone che gioca con la propria forza e vuole solo rendere felice chi gli sta accanto. Vero protagonista nella pellicola di ogni attività sportiva, nella vita reale Depardieu ha un solo sport preferito: “Quello della forchetta, pur amando tutti gli altri”. Già compagno di scena con Roberto Benigni in Asterix e Obelix contro Cesare a chi gli chiede dei suoi progetti futuri risponde: “Mi piacerebbe fare come Benigni, che va negli stadi a recitare Dante: deve dare un’emozione fortissima parlare a migliaia di persone delle proprie passioni e la poesia in questi casi è anche meglio del rock’n’roll”.

Nel cast anche gli italiani Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu inseparabili quanto corrotti giudici di gara delle Olimpiadi e specializzati nel test anti-doping del coleottero. Onorati di aver lavorato con un attore formidabile come Depardieu ammettono invece di non essere riusciti a stabilire alcun rapporto con Delon: “Il problema forse è che in scena noi occupavamo una gradinata dello stadio e lui quella opposta. In realtà non siamo così certi che fosse davvero lui”.

Piena di citazioni e di strizzatine d’occhio alla realtà contemporanea, la pellicola non fa mistero delle sue finalità commerciali: “Volevamo un film che potesse competere sul mercato internazionale, rivolto a un target più esteso possibile e capace d’imporre l’immaginario di Asterix al di fuori dei confini europei”, dichiarano i due registi Thomas Langmann e Frederic Forestier. E nell’attesa del giudizio del pubblico la sfida europea al blockbuster Usa è lanciata con un’uscita in contemporanea in tutto il vecchio Continente.

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28 Gennaio 2008

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