Il MedFilm Festival di Roma quest’anno anticipa le date ad ottobre, dal 19 al 28, ma conferma i luoghi per la sua 18° edizione: l’Auditorium della Conciliazione e la Casa del Cinema, con un programma di oltre 80 titoli, accompagnati da illustri ospiti.
Il Concorso ufficiale Premio Amore e Psiche testimonia la volontà comune di porre l’uomo, l’individuo, al centro del suo riscatto che nasce prima di tutto dall’incontro. Per la prima volta in diciotto anni, vengono affiancati fiction e documentari e il concorso si apre a Paesi fuori dell’area mediterranea che ne condividono temi e inquietudini. A inaugurare il festival è Noor della turca Çağla Zencirci e del francese Guillaume Giovanetti, coproduzione franco-turco-pakistana, una favola on the road sulla vita di un uomo in lotta per la propria identità, un individuo che costruirà il proprio sé nell’incontro con l’altro e con il tempo. A rappresentare il cinema italiano sono due esponenti del nuovo documentario, Agostino Ferrente e Giovanni Piperno con Le cose belle, presentato agli ultimi Venice Days. A distanza di 12 anni dal loro primo incontro con quattro ragazzi napoletani dei ‘quartieri’, i registi tornano a parlare con loro dei sogni, realizzati e non, in una Napoli dove si fatica a vivere e ad avere un lavoro.
Tradizionalmente il festival propone 2 paesi ospiti d’onore, dalla sponda Nord e Sud. Quest’anno la sponda europea del Mediterraneo sarà rappresentata dalla Slovenia, tra i primi, a partire da metà degli anni ’90, a dare l’avvio alla nascita di un’industria del film indipendente nell’area Balcanica, legata maggiormente a modelli e temi del nuovo cinema austriaco, più vicino per spirito e atmosfere. Gli autori sloveni, molto spesso cresciuti professionalmente nella Mitteleuropa, esplorano i temi della frontiera, dell’identità e dello smarrimento di una comunità uscita dalla guerra, come ha fatto nei suoi film il regista Damian Kozole, che sarà a Roma. Insieme alla Slovenia, i Balcani saranno rappresentati da film di Serbia e Croazia.
La sponda Sud sarà raccontata da Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Turchia e Libano che daranno testimonianze dirette della Primavera araba a un anno di distanza dal suo inizio. Gli autori della sponda sud, abbandonando i facili entusiasmi della rivoluzione, inquadrano spaccature, luci e ombre della società araba. Il cinema approfondisce le contraddizioni e sottolinea gli smarrimenti che vengono dai laboratori di democrazia che fervono nel Nordafrica e più avanti, sino all’incendiata Siria.
Nella sezione Nuova Europa-Premio LUX, finestra sul cinema al presente verranno presentati, tra gli altri, in anteprima Oltre le colline di Cristian Mungiu (dal 31 ottobre in sala distribuito da BIM) e il documentario animato Father, coproduzione tra Bulgaria, Croazia e Germania firmata da cinque giovani autori.
Il Concorso internazionale Documentari-Premio Open Eyes, curato da Gianfranco Pannone, punta ancora di più sulla mescolanza delle culture, unica strada possibile in un mondo spossato dai conflitti sociali, etnici, globali. Tante le donne registe presenti – Clémence Ancelin, Hinde Boujemaa, Silvina Landesman – dentro e fuori il concorso.
Il Concorso Internazionale Cortometraggi che assegnerà il Premio Methexis e il Premio Cervantes Roma, propone 18 corti in competizione. Ad assegnare i premi, una giuria composta da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei paesi dell’area, e da un gruppo di detenuti di uno degli Istituti di Pena italiani aderenti al Progetto Methexis.
Il Premio Koinè 2012 andrà quest’anno a Carlo Freccero e sarà conferito da Caterina D’Amico in occasione della cerimonia di apertura.
Nell’ambito del festival si terrà, com’è tradizione, il Forum di approfondimento dedicato quest’anno al tema dei “Nuovi Confini dell’Europa, tra Occidente ed Oriente”. Di cultura e dialogo parleranno Silvia Francescon, direttrice dell’Ufficio di Roma di ECFR; Silvia Costa e Marco Scurria, membri del Parlamento Europeo; Iztok Miroaič, ambasciatore di Slovenia in Italia; Hassan Abouyoub, ambasciatore del Marocco in Italia; Leonidas Markides, ambasciatore della Repubblica di Cipro in Italia; Damir Grubisa, ambasciatore di Croazia in Italia; Maurizio Caprara, giornalista del ‘Corriere della Sera’; Ginella Vocca, presidente del Medfilm Festival e Karima Moual, giornalista de ‘Il Sole 24 Ore’.
Il dibattito, introdotto da Lucio Battistotti, direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, verrà moderato da Stefano Polli, giornalista dell’Ansa.
Inoltre presso la Sala Volonté sono previsti i seguenti incontri: col regista Srdjan Dragojevic martedì 23 ore 18.30, con i registi Agostino Ferrente e Giovanni Piperno mercoledì 24 ore 18.30 e con i registi Damjan Kozole e Jan Cvitkovic giovedì 25 ore 18.30. In agenda ci sono anche incontri con attori, tra cui spicca Leila Hatami, già interprete della pellicola iraniana premio Oscar Una separazione.
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