Il Concorso Nazionale Documentari dell’11a edizione del SalinaDocFest si è concluso con l’assegnazione del Premio Tasca d’Almerita per il miglior documentario al film The Good Intentions firmato da due giovanissimi registi, Beatrice Segolini e Maximilian Schlehuber. Lo ha deciso la giuria composta da Dyane Gayé, Enrico Magrelli, Franco Piavoli e Cristiano Travaglioli, in perfetto accordo con il pubblico dell’isola, che ha assegnato al film anche il Premio Signum. Nell’opera Beatrice affronta, accompagnata dallo sguardo esterno di Maximilian, il tabù della violenza paterna, in un difficile dialogo sul passato con la madre e i fratelli maggiori, fra verità negate o taciute.
Doppia menzione speciale a Le porte del Paradiso di Guido Nicolás Zingari, segnalato dalla giuria ufficiale e dall’AMC (Associazione Montaggio Cinematografico e televisivo): un’opera che, secondo le motivazioni della giuria, “osserva, scruta, pedina, accompagna, con rispetto e una ferma etica dello sguardo, il destino dei bambini e di un adulto in un angolo del mondo dove la parola padre è anche sinonimo di precettore, maestro, riferimento supremo.” Premiato per il miglior montaggio Upwelling – La risalita delle acque profonde di Pietro Pasquetti e Silvia Jop, “per aver saputo governare la sarabanda di storie, immagini e musica che agitano lo Stretto di Messina, crocevia del Mediterraneo”. Doppio premio anche per Vita nova di Danilo Monte e Laura D’Amore, che si aggiudica una menzione speciale per il montaggio e il Premio SIAE, assegnato dalla giuria giovani del festival che ha deciso anche di assegnare una menzione speciale a Saro di Enrico Artale. La serata di premiazione, condotta da Marcello Mazzarella, si è aperta con la proiezione del cortometraggio Che fine faranno. Lettera aperta al Presidente della Repubblica di Giovanna Taviani e Davide Gambino. Tra gli ospiti presenti, Isabella Ragonese, Pippo Delbono e Luigi Lo Cascio.
Dal festival giunge anche un appello per i decreti attuativi della nuova legge cinema laciato dalla direttrice della manifestazione Giovanna Taviani: vista la nuova legge sul cinema, è opportuno che il governo che ha deciso di investire anche sul cinema del reale preveda una quota obbligatoria di programmazione nel contratto di servizio con la Rai, per garantire al cittadino spettatore una finestra sul cinema del reale. “È una lotta per il futuro – ha affermato la direttrice – quello della nostra terra e anche quello del nostro cinema, con uno sguardo particolare al futuro del documentario e ai suoi diritti, in un festival da sempre dedicato agli invisibili, in un’isola invisibile, legata al continente e al resto del mondo dalla televisione”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci