Potrebbe passare inosservato, il documentario di 8 minuti che si vedrà oggi nella sezione Panorama/Dokumente. Ma sarebbe un peccato perché l’autrice, Laura Mandolesi Ferrini, è italiana. Romana, etnologa di formazione con studi anche a Parigi, ha spedito alla Berlinale, come a molti altri festival soprattutto etnografici, la cassetta di Memorie di una festa e la Berlinale gliel’ha selezionato. Ora è qui anche lei, nonostante una bambina di venti mesi lasciata a casa (che non vede l’ora di rivedere).
Memorie di una festa, ci racconta, è nato dai tagli di un film precedente, Quanno cant’io, del ’99. Stesso protagonista, Francesco Tiano, cantante, attore e femmenello di Pagani, in provincia di Salerno, un misto di tradizioni ancestrali della tammuriata e cultura teatrale smaliziata (ha lavorato con Roberto De Simone, Eugenio Bennato, Teresa Desio): “Lo seguo da molti anni. Su di lui ho già fatto due film, Francesco e il ballo delle galline e Quanno cant’io. Questo, in particolare, era un lungo monologo ininterrotto, stavolta ho scelto di riutilizzare le stesse immagini senza parole”. Le immagini parlano della festa della Madonna delle galline – la gallina era sacra a Persefone e protettrice delle anime del purgatorio, un misto di pagano e cristiano – e della costruzione del tosello: la stanza di un basso che viene trasformata in cappella con stoffe, fiori, decorazioni di cartapesta, offerte di cibo. “Una casa privata diventa luogo di culto per una settimana: Francesco, che ha 45 anni e una grave malattia, è l’ultimo a rispettare questa tradizione prima molto viva e che forse scomparirà quando lui non ci sarà più”.
Laura Mandolesi lavora alla Rai, come giornalista, ma questi documentari “poco accademici”, li autoproduce. “Quanno cant’io mi è costato venti milioni, questo molto meno perché in pratica è un montaggio di spezzoni del film-madre. La Rai non produce più documentari in pellicola ma si limita ad acquistarli: speriamo che lo faccia anche col mio”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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