Laura Chiatti innamorata di Verdone


Il Premio Biraghi, istituito dal Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani per ricordare il critico Guglielmo Biraghi, a lungo direttore della Mostra del Cinema, è stato consegnato quest’anno, con tanto di festa serale, a Laura Chiatti nel corso di una breve cerimonia organizzata nello spazio Cinecittà Luce sulla terrazza dell’hotel Excelsior. Un riconoscimento dedicato ogni anno ad una giovane rivelazione del cinema italiano, consegnato della presidente del SGNCI Laura Delli Colli: “Abbiamo pensato a Laura Chiatti perchè non aveva avuto finora un riconoscimento adeguato per la sua prestigiosa carriera, che ultimamente ha preso il volo e che verrà consacrata dal prossimo film diretto ed interpretato da Carlo Verdone Io, loro e Lara, in uscita nei cinema a gennaio 2010. Speriamo che il nostro premio rappresenti per Laura un buon portafortuna”.

 

L’attrice umbra, arrivata a Venezia per la proiezione di Baarìa  in cui interpreta un breve ruolo, ha ringraziato i giornalisti per la loro scelta e, pur dicendosi lusingata, si è subito schermita: “Ho un rapporto particolare con i premi, credo che siano importanti solo se confermano le scelte giuste di un attore nella sua carriera. Ma il premio più grande arriva dal calore del pubblico e della gente che ti apprezza col tempo”.

 

Per quanto riguarda la sua presenza nel film di Tornatore Laura Chiatti ha confessato candidamente di essersi autocandidata con il regista quando lo ha incontrato durante una cena: “Gli ho detto che pur di essere in Baarìa avrei fatto anche solo la comparsa, lui si è messo a ridere e mi ha risposto che era certo che se io avessi dovuto lavorare soltanto un giorno mi sarei tirata indietro. Allora gli ho chiesto di mettermi alla prova e nonostante fossi a Praga per girare con Roberto Faenza Il caso dell’infedele Klara mi sono precipitata sul set di  in Tunisia. E sono lusingata per il mio passaggio, sia pure fugace, in questo grande film che mi ha emozionato moltissimo”.

 

Per quanto riguarda invece Somewhere, il nuovo film di Sofia Coppola in cui ha da poco preso parte alle riprese milanesi, la Chiatti ha ricordato di avere conosciuto due anni fa la regista a Parigi, in occasione di una sfilata di moda. “Lei si è ricordata di me, ha cercato la mia agente e mi ha offerto la parte di una giovane attrice italiana che ha una relazione con il protagonista del suo film, Stephen Dorff, che nel corso della vicenda è un attore di Hollywood che si ritrova all’improvviso alle prese con la figlia di undici anni che gli rivoluziona la vita. Ho girato soltanto per tre giorni ma sono rimasta incantata dai modi e dai tempi di lavorazione di questa grande produzione americana e soprattutto dal talento e dalla serenità della regista, che sul set ti fa sentire una regina, anche se sei una sconosciuta, e che si è rivelata intelligente e dotatissima, ma anche molto dolce”.

 

A proposito di Carlo Verdone, poi, non riesce a trattenersi e proclama per lui eterna gratitudine. “Vorrei ringraziarlo con uno striscione tipo quelli da stadio: è l’uomo più sensibile ed attento che abbia mai conosciuto nell’ambiente del cinema. E’ un grande professionista che sa sempre bene quello che vuole e che sul set è in grado di ottenere il massimo da tutti, mantenendo un clima di costante ironia e divertimento, nonostante la sua celebre ipocondria che gli fa temere sempre ogni tipo di malattia o di disagio. Non posso rivelare troppo della trama di Io, loro e Lara, posso dire soltanto che Carlo recita la parte di un prete e io quello di una ragazza che non ha con lui legami né familiari né tanto meno sentimentali, e che irrompe nella sua vita e nella sua famiglia portandovi grande scompiglio e rivelandosi una sorta di mina vagante”.

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04 Settembre 2009

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