TAORMINA – “La voce del padrone è stata la colonna sonora dell’estate 1982, per questo il documentario doveva assolutamente essere presentato ora, nel quarantesimo anniversario, in uno dei quattro festival italiani più importanti”. Ne è convinto Marco Spagnoli, che ha concepito il doc (di cui firma la regia) come un viaggio fisico e spirituale – da Milano a Milo – per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese. Prodotto da RS Productions e ItsArt e presentato tra le premiere del Taormina Film Fest, Franco Battiato – La voce del padrone compie un percorso attraverso i volti e le voci di amici, colleghi, registi e giornalisti come Willem Dafoe, Grazia Coccia, Morgan, Giacomo Pellicciotti, Carmen Consoli, Vincenzo Mollica, Alberto Radius, interrogati da Stefano Senardi. “Era la persona giusta per accompagnare lo spettatore in un viaggio emotivo alla scoperta di Battiato, senza che ne uscisse un santino. Questo film è nato quando Franco Battiato era ancora vivo – ha precisato poi Spagnoli – ma come spesso accade per tanti progetti, è stato rinviato di qualche anno”.
Il film è stato proiettato al Teatro Antico un paio di sere dopo l’avvento dei campioni del mondo Tardelli, Dossena, Collovati e Selvaggi con il loro doc Italia 1982 – Una storia azzurra. Quegli stessi atleti che si caricavano per le partite intonando Cuccurucucù. “Quando gli azzurri sono diventati campioni mondiali c’è stato il boom di Battiato – ricorda il musicista Radius, “la persona che ha passato più tempo di tutti accanto al cantautore”, come dice lui stesso – Facevamo delle serate alla Capannina di Viareggio, ma nelle sere delle partite avevamo il day off: non suonavamo e con Franco ci siamo ritrovati a gioire per quella vittoria”. Il chitarrista, che ha accompagnato il film a Taormina, pensa che quella di Battiato sia “una voce che guarisce, miracolosa”, e spiega: “Succedeva che io gli raccontassi delle cose che mi erano accadute, degli aneddoti, e dopo un’ora lui si presentava con una canzone scritta a partire da quelli”. La Voce del Padrone è stato il primo album a vendere oltre un milione di copie in Italia nel 1982. “Non sappiamo ancora chi sia Franco Battiato – conclude Radius – Ce ne renderemo conto da qui ai prossimi vent’anni”.
Il film britannico di Philip Barantini costruito con un unico piano sequenza tra la cucina e la sala di un ristorante ha conquistato la giuria guidata da Cristina Comencini, che gli ha assegnato tre riconoscimenti (Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore). Miglior Attrice Danica Curcic per il danese Baby Pyramid
"Non sono un consumatore seriale di serie tv, né ho pregiudizi nei loro confronti: se ce ne sono degne di attenzione, le vedo. Sono aperto a tutto e mi sono esaltato per la serie di Bellocchio", dice il regista, che presenta Ennio al Teatro Antico di Taormina nella serata di chiusura del festival
“I due anni del Covid sono stati due anni col freno a mano", dice il general manager di Videobank, cui è affidata la manifestazione, "questa è stata un'edizione di alto livello e di sicuro abbiamo valorizzato il marchio, lasciandolo meglio di come l'abbiamo trovato". Alla scadenza del mandato quinquennale, riflette sul futuro: "Vedremo che condizioni porrà il nuovo bando e decideremo se partecipare"
"Gru è cattivo per il grande bisogno di essere accettato e io mi sento molto simile a lui”. Esordisce così Max Giusti, doppiatore del villain a capo dei Minions, nel presentare Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo, mostrato in anteprima al pubblico del Teatro Antico di Taormina con una sua performance insieme agli omini gialli in versione ologramma