A questo link la classifica delle prime cinquanta posizioni.
Fonte: Cinetel.
Qui di seguito l’analisi del Box Office di Pedro Armocida.
La stranezza non stranezza dei dati del botteghino di questo fine settimana, leggermente in flessione rispetto a quello scorso, è che il pubblico attuale (diciamo così: post-pandemico), rispetto ai film italiani, sceglie quale vedere con molta più accuratezza che in passato e diversamente da ciò che, in sede progettuale, di strategie produttive, di campagne marketing, ci si immagina.
In quest’ottica il risultato del nuovo film di Roberto Andò con Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone, La stranezza (appunto), distribuito da Medusa che l’ha prodotto insolitamente con Rai Cinema, subito balzato al primo posto con la migliore copia per schermo del fine settimana, è da considerarsi straordinario e rivelatore di una certa tendenza degli spettatori che, lo abbiamo visto nei mesi scorsi, ha messo in difficoltà la classica commedia italiana a favore di film o più drammatici o più “d’autore”, per quanto quest’ultima definizione sia inevitabilmente sommaria e sembrerebbe escluderebbe un regista come Riccardo Milani che è l’unico, con Gennaro Nunziante di Belli ciao con Pio e Amedeo (il migliore incasso italiano del fine settimana dell’anno prima di questo risultato di La stranezza), ad aver trovato il favore del pubblico di un genere ormai ‘allargato’ se pensiamo proprio a Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto e a Corro da te. Dopo Martone, Amelio, Virzì, Avati (Dante è quindicesimo ma ha appena superato l’incasso totale di 1,5 milioni con un numero di spettatori maggiore di Siccità al diciottesimo posto con 1,6 milioni), Archibugi e, in parte (per via del formato seriale inusuale in sala), Bellocchio anche Andò sembra aver trovato un pubblico allargato che ha premiato una certa idea di cinema più ‘impegnato’ (tra molte virgolette…).
Allo stesso modo, lo stesso pubblico, ha mantenuto viva l’attenzione su Il colibrì di Francesca Archibugi che, alla seconda settimana, distribuito da 01 Distribution, è quinto superando l’incasso totale di 2,3 milioni di euro come non succedeva da marzo scorso con Io corro da te sempre con Pierfrancesco Favino, a dimostrazione che c’è ancora un interprete in Italia capace di attirare un po’ più di attenzione sui film in cui è protagonista.
Mentre invece sono state bocciate le due proposte di genere cinematografico molto peculiare, il thriller Io sono l’abisso di Donato Carrisi che, nella promozione del film distribuito da Vision Distribution, ha voluto mantenere un certo alone di mistero chiedendo ai giornalisti di non rivelare i nomi degli attori protagonisti, al nono posto con 146mila euro totali e Dampyr di Riccardo Chemello, il film, distribuito da Eagle Pictures, che inaugura la trasposizione sul grande schermo dell’universo fantastico della premiata casa di fumetti nostrana, Sergio Bonelli Editore, che finisce fuori classifica, al dodicesimo posto (ma c’è da considerare che il film è uscito venerdì 28, un giorno dopo gli altri), superando di poco i 100mila euro.
In questo quadro, che pone più interrogativi che risposte agli addetti ai lavori, non brillano neanche le altre nuove uscite, a parte l’evento per due giorni del concerto Coldplay Live Broadcast From Buenos Aires che è sesto con 237mila euro, con Amsterdam al terzo posto, dopo Black Adam con una buona media copia alla seconda settimana, con 346mila euro, Il talento di Mr. Crocodile settimo con 220mila e Triangle of Sadness, Palma d’Oro al festival di Cannes, decimo con 141mila. Fall è fuori classifica al tredicesimo posto con 92mila euro.
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