La giuria del Bobbio Film Festival, presieduta dallo stesso Marco Bellocchio che lo promuove da 20 anni, affiancato da Paola Padrazzini, ha conferito il premio più ambito, il ‘Gobbo d’oro’ al regista cagliaritano Gianfranco Cabiddu con il film La stoffa dei sogni mentre all’altro cagliaritano Enrico Pau, con L’accabadora, è andato il premio speciale del quotidiano ‘Libertà’.
Il premio del pubblico è finito a La ragazza del mondo di Marco Danieli mentre il ‘Gobbo Arlecchino’ per miglior attore e migliore attrice è andato a Simone Liberati per Cuori puri di Roberto De Paolis e a Sara Serraiocco sempre per La ragazza del mondo.
Il premio Città di Bobbio, dedicato alla categoria miglior regia, è andato a Andrea De Sica per I figli della notte. Il premio a ricordo di Beppe Ciavatta e dedicato a un giovane artista esordiente è andato a Niccolò Gentili, Paolo Porchi, Davor Marinkovic per il cortometraggio Volevamo fare ‘u cinema.
Il regista francese è stato insignito del Premio alla Carriera Laceno d’Oro. La premiazione avverrà durante la 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival, che si terrà ad Avellino dal 1° all’8 dicembre 2024
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”