La stampa internazionale ha accolto con critiche eccezionalmente entusiastiche Anime Nere di Francesco Munzi presentato ieri in Concorso a Venezia. Robbie Collins del Telegraph scrive che il film ha «quel tono di ‘realismo lirico’ dei film di Luchino Visconti» ma è anche «inevitabile paragonarlo al Padrino di Coppola»; l’Hollywood Reporter scrive di «un racconto psicologico scuro», le cui prime sequenze fanno pensare a un «aggiornamento del classico “Rocco e i suoi fratelli”», e «autentiche atmosfere e personaggi carismatici lo rendono uno dei più convincenti film italiani sulle mafie».Variety elogia «l’intero cast, ottimo per talento e fisionomia, con menzione speciale per Fabrizio Ferracane, il cui Luciano è il vero cuore tragico del film»; come altre testate internazionali, Screen International si domanda se «Black Souls può diventare il nuovoGomorra», e sostiene che «il film ha ottime chance di vendite internazionali, grazie alle notevoli interpretazioni del cast e al tocco del regista».
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre