‘La ragazza del mondo’: un caso da Mostra

Gli interpreti Sara Serraiocco e Michele Riondino hanno avuto il premio Pasinetti del Sindacato giornalisti cinematografici SNGCI, il film è già stato prenotato dai festival di Londra, Rekjavik, Busan


VENEZIA – Gli interpreti Sara Serraiocco e Michele Riondino hanno avuto il premio Pasinetti del Sindacato giornalisti cinematografici SNGCI, il film è già stato prenotato dai festival di Londra, Rekjavik, Busan in Sud Corea e in varie altre rassegne: La ragazza del mondo diventa insomma un piccolo ‘caso’ alla Mostra del cinema di Venezia. E’ una sorta di opera simbolo delle Giornate degli Autori perché è stato realizzato da artisti e troupe che sono giovani laureati del Centro sperimentale di cinematografia.

La scuola, antica di 80 anni, continua ad essere propedeutica all’affermazione di giovani autori come è il caso qui a Venezia ad esempio di Edoardo De Angelis (Indivisibili), Roan Johnson (Piuma), Michele Vannucci (Il più grande sogno). Distribuito da Bolero, La ragazza del mondo, storia d’amore in uno sfondo religioso ortodosso (i testimoni di Geova), uscirà in sala a novembre.Dice Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori: “E’ un film su cui abbiamo fortemente scommesso insieme a Csc production e Rai Cinema ed è la dimostrazione che produttori istituzionali sanno oggi restituire al cinema italiano una sua identità internazionale capita e amata dal pubblico qui a Venezia, in particolare dal pubblico giovane”. Per Gosetti “è certamente l’opera prima della nostra selezione più apprezzata e se, come scrivono oggi i critici francesi di LesInRocks, è alle Giornate che si trova il senso del nuovo e il respiro del tempo, ci fa piacere che un film così lo incarni perfettamente”.

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10 Settembre 2016

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Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

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Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

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Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

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Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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