La qualità è di casa in Sardegna

Speriamo che il Premio Schermi di Qualità , oggi consegnato nella sede Dg Cinema-MiBAC, aiuti il già faticoso percorso distributivo di Bellas mariposas, opera vista a Venezia 69, con protagoniste due adolescenti e la loro giornata senza meta tra la periferia e il centro di Cagliari. Il film, sostenuto dalla Film Commission Sardegna, proprio in questi giorni, come anticipa il regista Salvatore Mereu, conosce “una distribuzione autarchica” di 12 copie di cui 6 destinate ai multiplex, in attesa di una distribuzione nazionale con il nuovo anno grazie all’impegno di Gianluca Arcopinto. Il Premio ha l’obiettivo di sostenere le opere con maggiori difficoltà distributive, così Bellas mariposas verrà segnalato agli 800 schermi partecipanti al progetto Schermi di Qualità (SdQ).

Giunto alla 7a edizione, SdQ è il progetto speciale voluto dal MiBAC-DG Cinema, realizzato dall’AGIS, d’intesa con le associazioni dell’esercizio cinematografico (ANEC, ANEM, ACEC e FICE) per sostenere la distribuzione, nelle sale cinematografiche aderenti all’iniziativa, dei film italiani ed europei di qualità come hanno ricordato nei loro interventi i rappresentanti delle associazioni: Carlo Bernaschi, Francesco Giraldo, Mario Lorini, Luigi Lonigro e la coordinatrice del progetto Cristina Loglio. Paolo Protti s’augura, rivolgendosi al presidente della Fondazione Cinema per Roma Paolo Ferrari, che nel 2013 SdQ possa trovare ospitalità al Festival di Roma. Il direttore generale Cinema Nicola Borrelli considera il progetto “un’isola felice che ospita tutti gli attori della filiera e faremo il possibile per potenziarlo ulteriormente già dall’anno prossimo, malgrado il difficile periodo economico”.

Dalla ricerca presentata da Gianni Celata e Giulia Marinelli – DigiLab Ricerche e Servizi/Università la Sapienza di Roma – si evidenzia che gli schermi partecipanti a SdQ hanno conseguito risultati migliori sia nelle fasi di crisi (2011 e 2012) che in quelle di relativa espansione del ciclo economico (2010). Così come hanno segnato performance migliori, rispetto agli altri schermi, per il cinema italiano ed europeo.
All’edizione 2012, finanziata con 3 milioni, si sono iscritti 792 schermi per concorrere ai premi e alla fase finale arriva circa il 60 % dei partecipanti. Questo l’identikit degli schermi interessati: 248 monosale, 310 multisale da 2 a 4 schermi, 84 multisale da 5 a 7 schermi e 90 multiplex.
Su 66,3 milioni di presenze da inizio gennaio al 14 ottobre, oltre il 16% pari a quasi 11 milioni ha riguardato le sale di SdQ, con un miglioramento dell’1,6% rispetto al 14,8% dello stesso periodo 2011.
Cesare deve morire ha registrato negli schermi del progetto l’82,4% dell’incasso totale; Sette opere di misericordia l’80,2% e Almanya-La mia famiglia va in Germania l’80,8%.
Il circuito SdQ si conferma anche uno strumento strategico per il recupero dei finanziamenti pubblici alla produzione e distribuzione dei film.

E ‘ stato inoltre presentato da Bruno Zambardino dell’Istituto di Economia dei Media Fondazione Rosselli uno studio sugli esiti delle opere prime e seconde nelle sale di SdQ. La ricerca si è concentrata sulle performance di 37 opere prime e seconde uscite tra febbraio 2011 e giugno 2012. L’intento è stato quello di conoscere il grado di visibilità che il progetto riesce a dare a questa tipologia di film italiani. I titoli esaminati sono stati programmati da 806 schermi di qualità (in 556 strutture) dove hanno raccolto 1,2 milioni di spettatori nel periodo considerato. Diverse di queste opere hanno fatto più del 50% negli SdQ, registrando buone performance complessive anche con un numero copie ridotto, come nel caso dei film Io sono Li, Ciliegine, Corpo celeste, Primo incarico.