La piccola sorella: la tv amica del cinema?

Giannandrea Pecorelli (Notte prima degli esami, che diverrà una serie televisiva), Ida Di Benedetto (Caravaggio, megaprogetto per la Rai), Laura Toscano (Il maresciallo Rocca, tra le tante cose), Giorgio Tirabassi (Distretto di polizia), Cinzia Th Torrini (Elisa di Rivombrosa), Claudio Bonivento (Vallanzasca), Alberto Sironi (Montalbano): altrettanti testimoni delle assidue complicità tra cinema e televisione che un volume a cura del FAC, “La piccola sorella”, analizza puntualmente attraverso saggi e interviste. Capita sempre più spesso che registi e attori transitino dal cinema alla fiction nelle sue varie declinazioni (dalla soap alla miniserie) e il quaderno, che fa parte di una collana ormai abbastanza corposa sul nuovissimo cinema italiano in distribuzione presso l’Agis, ne prende atto con interventi sullo star system (Laura Delli Colli), gli stili della serialità (Vito Zagarrio), i modi di produzione (Pecorelli e Biarese), i metodi di scrittura (Katiuscia Salerno), i generi (Steve Della Casa), la storia (Franco Monteleone). Utile il glossario cinetelevisivo, interessanti i racconti in prima persona di personaggi come Lino Banfi, Giulio Base, Leo Gullotta e registi come Renato De Maria e Marco Tullio Giordana. Proprio a lui è dedicata la copertina che segnala il caso più eclatante e fortunato di osmosi tra cinema e tv, cioè La meglio gioventù. Franco Montini, che del FAC è presidente, spiega nell’introduzione al volume, cosa ha spinto per una volta ad occuparsi di tv: il travaso del tanto citato cinema medio di un tempo nella fiction contemporanea e i grandi numeri degli ascolti che potrebbero fornire qualche utile suggerimento e strategia, persino le implicazioni politiche (o fantapolitiche) che hanno portato a sospendere Incantesimo in campagna elettorale perché uno degli interpreti è candidato. 

Prossimo quaderno FAC, già in lavorazione, sul documentario.