La successione a Moritz De Hadeln è cosa fatta. Il primo cda della riformata Biennale presieduta da Davide Croff, riunitosi ieri 4 marzo, ha infatti nominato Marco Müller alla direzione della Mostra del Cinema. Un curriculum invidiabile tra direzione di festival e produzione, un’attenzione particolare alle cinematografie emergenti, dell’Estremo Oriente e dell’ex URSS, Müller – che ha bruciato concorrenti come Giancarlo Giannini e Piera Detassis – dovrà mettere in piedi il palinsesto della 61/a Mostra in un pugno di mesi.
Lo sa bene il fabbricante di festival”, come si autodefinisce, che dopo oltre ventanni di carriera aveva deciso di diventare a tempo pieno “fabbricante di film” con la bolognese Downtown e altre prestigiose collaborazioni internazionali. “Prima di accettare la sfida che mi proponeva la Biennale – spiega – ho dovuto fare un esame di coscienza. Si trattava di tornare a fare, ai livelli massimi, quello che avevo già fatto? Oppure, per un produttore cinematografico con unesperienza finalmente tutta dallinterno del cinema, questa sfida assumeva un carattere davvero nuovo? La risposta è che vorrei misurarmi con obiettivi ambiziosi: riuscire a realizzare una Mostra sempre più rispondente alle esigenze di chi i film li fa, li diffonde e li va a vedere. Con questo obiettivo vorrei anche rendere permanenti, a Venezia, alcune attività del Settore Cinema”.
Potrà farlo anche grazie a un mandato quadriennale, fortemente voluto dalla nuova Biennale. Il Cda composto da Paolo Costa (vicepresidente), Bruno della Ragione, Amerigo Restucci e Valerio Riva, ha infatti sottolineato l’esigenza di “garantire continuità e stabilità alle singole manifestazioni della Biennale”.
E mentre il nuovo direttore, che sarà comunque sottoposto a verifica dopo la 61/a Mostra, sogna “un festival agile, inventato in un clima di dialogo e confronto costanti con lindustria e la cultura del cinema, in Italia e fuori”, per l’uscente De Hadeln c’è un ringraziamento per aver contribuito a “consolidare il prestigio internazionale della manifestazione”.
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