Dal 6 giugno al 23 agosto, il Palazzo Orgnani Martina, a Venzone (Udine) ospiterà la mostra “La Grande Guerra nel cinema – Venzone come set di Hollywood e Cinecittà”, allestita dalla Cineteca del Friuli e curata dallo storico del cinema e esperto di location Carlo Gaberscek. Nel centenario del conflitto, viene esplorata la narrazione cinematografica della guerra e nel contempo viene rievocata la stagione dei grandi film sulla guerra 1915-18, girati a Venzone e in Friuli. L’arrivo in una piccola cittadina di una macchina organizzativa mastodontica e di star di prima grandezza; l’attenzione della stampa nazionale, la presenza di folle di curiosi e di cacciatori di autografi provenienti da ovunque, sono questi gli aspetti della breve ma intensa stagione vissuta da Venzone fra il 1957 e il 1967.
Il primo film che sceglie come set Venzone e il Friuli, già fra i principali teatri della Prima guerra mondiale, è Addio alle armi (1957) di Charles Vidor, a tutt’oggi uno dei più costosi film americani girati all’estero. Venzone diventa protagonista, soprattutto nella spettacolare sequenza della partenza delle truppe per il fronte e l’addio di Catherine al tenente Frederic Henry.
Due anni dopo viene girato La grande guerra (1959) diretto da Mario Monicelli. Di Venzone, che come in Addio alle armi rappresenta una cittadina delle retrovie, vengono valorizzate le mura, la piazza del Municipio, le strade, i palazzi (fra cui lo stesso Orgnani Martina) e vecchi edifici come la filanda, mentre i segni ancora evidenti dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale accrescono il realismo ambientale.
È la volta poi di La ragazza e il generale (1967), diretto da Pasquale Festa Campanile che viene girato quasi completamente in esterni in Friuli Venezia Giulia, inclusa Venzone, nell’estate del 1966.
Suddivisa in ampie sale, la mostra “La Grande Guerra nel cinema” documenta queste tre produzioni con fotografie, manifesti e locandine provenienti dalle collezioni della Cineteca del Friuli, in particolare dal fondo Gianni Da Campo, con prestiti del collezionista Enrico Minisini, ma si estende anche oltre le pareti di Palazzo Orgnani Martina.
Uscendo dall’esposizione, il visitatore è invitato a seguire un itinerario che lo porterà alla scoperta in prima persona delle location cittadine utilizzate per alcune delle scene più memorabili dei tre film.
Insieme a Gemona, Venzone è stato il centro più colpito dal terremoto del Friuli del 1976 (da cui anche l’eccezionale valore documentario dei film in questione) ma la fedele ricostruzione rende perfettamente riconoscibili molti dei luoghi originali, a partire dalle belle mura medievali che circondano la cittadina – ricostruite per anastilosi – impreziosite da torri e dalla porta arcata a tutto sesto di San Genesio.
Completa l’immersione nella grande guerra cinematografica un calendario di proiezioni al Cinema Sociale di Gemona.
La “Grande Guerra nel cinema” è aperta tutti i giorni salvo lunedì (da martedì a venerdì ore 15-19, sabato e domenica ore 9-13/15-19). Rivolgendosi alla Pro Loco Venzone (tel. 0432 985034) sono possibili anche visite della mostra su appuntamento in orario di chiusura. Ingresso libero.
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