BERLINO – Per conoscere i vincitori degli Orsi d’Oro e d’Argento di questa 63/a Berlinale bisognerà aspettare le 19, quando avrà inizio la cerimonia finale in cui la giuria presieduta da Wong Kar Wai attribuirà i riconoscimenti. Intanto, però, arrivano gli annunci dei premi collaterali. Quest’anno il PanoramaAudienceAward, attribuito, appunto, dal pubblico ai migliori titoli della sezione Panorama, va a The Broken Circle Breakdown per il miglior film di finzione e a The Act of Killing per il miglior documentario. Ventottomila spettatori votanti hanno dunque scelto tra 52 produzioni da 33 paesi, di cui 20 proposte in “Panorama Dokumente”. Il film belga di Felix van Groeningen The Broken Circle Breakdown, l’avventurosa storia d’amore di una coppia che ama i tatuaggi, ha vinto con un ampio margine, mentre il documentario di Joshua Oppenheimer sulle atrocità perpetrate dalle squadre della morte indonesiane negli anni ’60 l’ha spuntata per pochi voti. Tra i film di finzione molto votati anche Reaching for the Moon del brasiliano Bruno Barreto (2° posto) e Inch’Allah, titolo franco-canadese di Anaïs Barbeau Lavalette. Dietro Oppenheimer, invece, i film del reale più votati sono stati il britannico Salma di Kim Longinotto e A World Not Ours, co-produzione libanese, britannica e danese per la regia di Mahdi Fleifel.
La Giuria Ecumenica, che rappresenta le organizzazioni cinematografiche internazionali delle chiese cattoliche e protestani Interfilm e Signis ha assegnato il suo premio al favorito Gloria, del cileno Sebastián Lelio, una pellicola che ha entusiasmato critica e pubblico con la storia di una divorziata 58enne che rivendica la sua vitalità e il suo desiderio di amore. Una menzione speciale è andata a An Episode in the Life of an Iron Picker del bosniaco Danis Tanović. La giuria di Panorama ha invece premiato The Act of Killing e attribuito una menzione speciale a Inch’Allah; nel Forum il riconoscimento è andato a Circles di Srdan Golubović e la menzione a Roots di Kaoru Ikeya.
La Fipresci, Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica ha scelto, tra i film del concorso, Child’s Pose di Călin Peter Netzer, Inch’Allah in Panorama e Hélio Oiticica di Cesar Oiticica Filho nel Forum.
La Confederazione Internazionale dei Cinema d’essai ha assegnato i premi C.I.C.A.E. a Rock the Casbah di Yariv Horowitz in Panorama e In Bloom di Nana Ekvtimishvili e Simon Groß nel Forum, mentre il Label Europa Cinemas è andato a The Broken Circle Breakdown di Felix van Groeningen. E’ stato il polacco In the name of di Małgośka Szumowska, invece, a conquistare il Teddy Award per il miglior film a tematica omosessuale del concorso. La giuria del Teddy ha poi segnalato Concussion di Stacie Passon, attribuito il premio come miglior documentario a Bambi di Sébastien Lifshitz e quello per il miglior cortometraggio a Undress Me di Victor Lindgren. Infine l’Amnesty International Film Prize, che si focalizza su pellicole legate ai temi dei diritti umani, ha premiato The Rocket di Kim Mordaunt.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk