CANNES – La giuria di Un Certain Regard, capitanata con polso molto fermo dall’attrice franco-austriaca Marthe Keller ha consegnato stasera i premi del secondo concorso di Cannes. Un verdetto a sorpresa con il primo premio andato al finlandese The happiest day in the life of Olli Maki di Juho Kuosmanen. Un film in bianco e nero, che ha ricevuto tra l’altro il sostegno del TorinoFilmLab, sulla figura di un pugile peso piuma che all’inizio degli anni ’60 ha sfidato il campione del mondo americano, preferendo la tranquilla vita di fornaio di provincia alla cintura.
Il premio della giuria è andato al giapponese Harmonium di Fukada Koji che usa gli strumenti del thriller psicologico per disegnare un ritratto d’ambiente della famiglia nipponica contemporanea. Il premio della regia ricompensa l’americano Matt Ross per il suo divertente Captain Fantastic con Viggo Mortensen e quello per la sceneggiatura non lascia a mani vuote la Francia e le “quote rosa” rivelando il talento delle giovani sorelle Delphine e Muriel Coulin in Pour voir du pays su due soldatesse reduci dall’Afghanistan che si scatenano durante un weekend a Cipro. Infine il premio forse più atteso e applaudito: quello speciale all’animazione franco-belga La tortue rouge di Michael Dudok de Wit.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi