La figlia ricorda: come poeta non fu capito

“Soffriva molto perché non erano riconosciute le sue poesie e le sue canzoni, tranne A livella e Malafemmina. Così Liliana De Curtis, figlia di Totò, ricorda il celebre padre alla vigilia della manifestazione che si apre domani a Roma e proseguirà fino al 21 gennaio con mostre, incontri, film e spettacoli teatrali: “Toto: maschera e mito”. “Erano le cose a cui teneva di più, il lato più intimo, quello malinconico”. “Un momento triste della sua vita, continua la signora De Curtis, è stato quando prese il nastro d’Argento per Uccellacci e uccellini e non c’era, alla premiazione, nessun giornalista. La critica non volle riconoscerlo, il pubblico sì. Ora è tutt’un altra cosa. I suoi film sono amatissimi e mi sono commossa quando negli Usa ho visto il pubblico americano ridere alle sue battute”. La mostra romana volerà a Los Angeles nella primavera del 2001.