Ultimo giorno di incontri internazionali per la Festa del Cinema. Attesa per oggi Viola Davis, uno dei volti più intensi e celebrati del cinema mondiale, protagonista di un Incontro ravvicinato con il pubblico in cui ripercorrerà il percorso artistico che l’ha vista eccellere fra cinema, televisione e teatro. Era prevista anche una conferenza stampa, annullata senza troppi clamori, che però in qualche modo richiama l’inizio di questa Festa che ora volge al termine, con il clamoroso forfait all’ultimo minuto di Bill Murray, l’altro grande Premio alla Carriera della manifestazione, all’appuntamento con i giornalisti.
“Viola Davis è una attrice straordinaria, che è riuscita a trasformare la sincerità e la dignità in sublime arte recitativa – dice Antonio Monda, direttore della Festa – È un grande onore per me, e per tutta la Festa, celebrarne il formidabile talento e la sua profonda umanità”. E’ stata la prima attrice afroamericana ad aggiudicarsi i premi Oscar, Emmy e Tony. Candidata per tre volte agli Academy Award, ha vinto nel 2017 il riconoscimento come miglior attrice non protagonista per Barriere. Ha inoltre ricevuto due Tony Award per il suo lavoro nelle opere teatrali Barriere e King Hedley II, mentre nel 2015 è stata la prima interprete afroamericana a ottenere il premio come miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Le regole del delitto perfetto, per cui ha ricevuto altre due candidature nel 2016 e nel 2019.
Il premio alla carriera viene consegnato oggi da Pierfrancesco Favino e l’evento vede l’attrice confrontarsi con il pubblico commentando le clip di vari film selezionate da direttore e protagonista dell’incontro con l’aiuto dell’esperto Nicola Calocero.
“La storia non è passato, è anche presente. Portiamo la storia con noi. Siamo tutti storia”, è con questi presupposti che l’attrice ha introdotto il suo incontro con i ragazzi del Barnard College, avvenuto alcuni mesi fa. “La storia può portare trionfo e fallimento, gli americani dovrebbero conoscerli entrambi. La costituzione degli Stati Uniti è un esempio: nonostante fosse considerato il più grande documento con la più grande dichiarazione di missione, è stato scritto in un periodo in cui la schiavitù era un’istituzione, i nativi americani venivano massacrati e le donne combattevano per la propria vita”.
Razzismo e diritti civili sono non a caso i temi portanti in The Help (2012) uno dei film più importanti della sua carriera.
Non solo a Hollywod “ma direi tutto in America, è bianco, tranne la Nfl e la Nba – dice l’attrice all’incontro – Nel cinema poi lo sono quasi tutti i responsabili, i dirigenti, e con qualche eccezione, i film e i programmi tv”. Le cose “stanno cambiando ma la strada è ancora lunga”. Anche se “avessimo il 93% dei membri dell’Academy appartenenti a minoranze, finché tra i film prodotti ce ne sarà solo uno ogni tanto con protagonisti di colore, a cosa serve?”. Quello che “cerco a di insegnare anche a mia figlia di nove anni, è che per quanto siamo il 12,5% della popolazione, non bisogna accontentarsi del 12,5% della torta. Io voglio e tutto, tu vuoi tutto e dobbiamo lottare per questo”.
“Mi lasci libero ogni tanto – ha detto Favino consegnandole il riconoscimento – sono ossessionato dal suo talento da quando l’ho vista ne Il dubbio“. Sorpresa è stato il video messaggio inviato dall’amica Meryl Streep: “Viola è una delle più straordinarie attrici con cui abbia mai lavorato, ha un talento enorme, ma soprattutto le sue doti umane sono infinite. Ha un enorme coraggio e senso di compassione. Viola, sei una meraviglia come attrice, donna, madre, sorella e per fortuna mia come amica” ha detto l’attrice concludendo, in un mix di italiano e inglese “Congratulazioni cara”.
Parola al premio Oscar Ron Howard, regista di Pavarotti, documentario biografico in Selezione Ufficiale alla Festa di Roma 2019, stasera in prima serata su Rai Uno: materiale familiare inedito, interviste originali, tra cui a Nicoletta Mantovani, alle tre figlie e alla prima moglie, e a Bono Vox, un racconto franco e celebrativo, intimo e pubblico
Bilancio positivo per il festival dedicato ai ragazzi, che ha registrato un incremento del 29% alle biglietterie, 6000 biglietti in più rispetto al 2018. "Nel tempo siamo riusciti a costruire un rapporto diretto e autentico con tutto il pubblico, partendo dalle scuole, fino ad arrivare agli accreditati e alla critica". Così dichiarano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli
Il premio è stato consegnato ai due registi belgi durante la 17ma edizione di Alice nella Città da Angela Prudenzi, Francesca Rettondini e Cristina Scognamillo
CECCHI GORI - Una Famiglia Italiana: dopo la mostra fotografica, la Festa ospita il documentario, per la regia a quattro mani di Simone Isola e Marco Spagnoli, prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re, che ha curato la realizzazione dell’intero progetto dedicato alla dinastia che ha fatto grande parte del cinema italiano