“Nessun taglio dei salari né licenziamenti”. La Rear, società cooperativa che fornisce servizi al Museo del Cinema di Torino, replica così alle accuse di Ken Loach, che ha rifiutato di ricevere il prestigioso Premio Gran Torino per protesta contro l’esternalizzazione dei servizi svolti da lavoratori con salari più bassi. “Avvilisce che un regista di indiscusso valore come Ken Loach – si legge in una nota della cooperativa – e di straordinaria sensibilità verso il mondo del lavoro non abbia sentito l’urgenza intellettuale e umana di fare chiarezza prima di prendere posizioni tanto nette e ingenerose”. Posizioni, aggiunge la nota, “che mortificano non soltanto la nostra storia imprenditoriale, ma soprattutto la serietà e l’alta responsabilità della maggior parte dei nostri soci”. Rear nega infine gli “episodi di minacce e maltrattamenti”: “un’accusa così pesante avrebbe già lasciato una vistosa traccia e avrebbe avuto conseguenze sull’azienda e sui suoi amministratori. Cosa che non è avvenuta”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk