Le indiscrezioni riportate dal “Corriere della Sera” parlano del Villino Rattazzi, architettura dei primi del ‘900, nei pressi della via romana più famosa per il cinema, quella della Dolce Vita, via Veneto, anche se, più precisamente, questo edificio si colloca in via Boncompagni e sarebbe stato scelto quale base per la sede italiana di Netflix.
L’annuncio dell’arrivo della società nella capitale era stato anticipato a gennaio, con un comunicato in cui si ribadiva l’importanza di avere un punto di riferimento in Italia, considerando l’aumento delle produzioni internazionali e delle partnership. Kelly Luegenbiehl, vicepresidente delle serie originali Netflix per Europa, Medio Oriente ed Africa aveva dichiarato, parlando dell’arrivo in Italia: “Sin dall’avvio del servizio in Italia, nel 2015, siamo stati accolti con entusiasmo dai nostri tanti abbonati italiani e abbiamo avuto la fortuna di lavorare con una varietà di creatori, dai più conosciuti alle voci emergenti. Aprire un ufficio a Roma è il logico passo successivo nel nostro impegno a lungo termine in Italia, e ci permetterà di rafforzare le nostre molteplici partnership creative e di lavorare su una crescente offerta di film e serie Made in Italy e che potranno essere apprezzati dal pubblico in tutto il mondo. Roma vanta una radicata comunità creativa, professionale e produttiva legata all’industria dell’audiovisivo. Dunque rappresenta la città ideale per il nostro ufficio”.
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